Politica

Pino Bicchielli lascia Noi Moderati ed entra in Fi: “Vi racconto tutto”

di Marco Montini -


Una decisione non facile, complessa, giunta dopo un lungo ragionamento e che porta in grembo nuove responsabilità e nuove sfide politico-istituzionali. Pino Bicchielli, membro della Camera dei Deputati, lascia Noi Moderati ed entra un Forza Italia. L’annuncio dell’onorevole è arrivato poche ore fa: in questa intervista, Pino Bicchielli ci racconta la sua verità.

Onorevole Bicchielli, in queste ore ha lasciato Noi Moderati e ha aderito a Forza Italia. Una folgorazione sulla via di Damasco o una scelta meditata? 

“Non è stata una decisione improvvisa, né frutto di un momento di emozione. È il risultato di una riflessione lunga e sofferta, maturata osservando la realtà politica e ascoltando tante persone che quotidianamente mi sollecitano sul territorio. Ho scelto Forza Italia perché oggi rappresenta il punto di equilibrio e di sintesi nel centrodestra, il partito che incarna i valori popolari, moderati ed europeisti nei quali mi riconosco da sempre. Non una folgorazione, dunque, ma una scelta ragionata, coerente con il mio percorso personale e politico”.

Quali le motivazioni prioritarie di questa decisione. Evidentemente principi e azioni di Noi Moderati non coincidevano più con i suoi di principi e azioni? Cosa critica al partito? 

“Ho sempre creduto nella costruzione di un’area moderata forte, radicata e capace di incidere. Purtroppo, Noi Moderati non è riuscito a sviluppare una prospettiva ampia e inclusiva: troppo spesso abbiamo dato l’idea di essere più preoccupati della sopravvivenza dell’organizzazione che della rappresentanza delle istanze dei cittadini. Non c’è polemica, solo la constatazione di un limite che, alla lunga, ha reso inevitabile una scelta diversa. Io credo che la politica debba saper offrire visione, progettualità e forza organizzativa. Forza Italia ha queste caratteristiche e, con il suo radicamento territoriale e la sua classe dirigente, può garantire un protagonismo reale nel Paese e in Europa”. 

Prima di comunicare al pubblico dominio questa decisione, immagino abbia avuto modo di parlare col presidente Lupi. Se sì, cosa le ha detto e cosa ha detto, di contro, a lei? 

“Ho parlato con il presidente Lupi, al quale ho manifestato apertamente le mie valutazioni e le mie intenzioni. Non ci sono state polemiche personali, ma un confronto franco e diretto, come è giusto tra persone che hanno condiviso un tratto di cammino. Il punto è politico: serviva e serve un progetto più grande, capace di rappresentare davvero l’area moderata italiana. Io ho deciso di continuare questo percorso dentro Forza Italia”.

 Inizia adesso per lei una nuova esperienza politica nell’alveo del centrodestra. Perché Fi e quali i progetti primari da seguire in Parlamento? 

“Forza Italia è il partito che oggi più di ogni altro interpreta i valori in cui credo: responsabilità, equilibrio, radicamento popolare e vocazione europea. Dentro questo progetto vedo la possibilità di contribuire a un centrodestra più unito e credibile. La guida di Antonio Tajani rappresenta una garanzia di serietà e di coerenza: il suo profilo europeo e la sua capacità di tenere insieme la tradizione popolare con le sfide del presente rafforzano la credibilità di Forza Italia in Italia e all’estero. In Parlamento intendo continuare il lavoro che ho avviato in questi anni, con particolare attenzione alla sicurezza del territorio e alla lotta al dissesto idrogeologico e sismico, temi che riguardano milioni di cittadini e che toccano la vita quotidiana delle famiglie e delle imprese. Voglio anche rafforzare il mio impegno per il Sud e per i giovani, perché senza sviluppo e senza nuove opportunità il Paese non potrà crescere in modo equilibrato. Forza Italia mi consente di portare queste battaglie dentro una cornice più ampia, con la forza di un partito che ha radici profonde e una prospettiva europea”.


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