Politica

L’INTERVISTA – “L’Italia esca dalla Nato, utile ripristinare relazioni con Putin”

di Federico Tassinari -


“La crisi in autunno sarà drammatica. Basta politiche governative a subalterne a Nato e Ue”. A rimarcarlo Antonio Ingroia di “Italia Sovrana e Popolare” .

A colloquio con Antonio Ingroia, ex pm di Mani Pulite e ora in campo con la lista “Italia Sovrana e Popolare”.

Quali i principali punti del suo programma?
“Il nostro slogan è torniamo alla Costituzione, sfregiata da tutti gli ultimi esecutivi. Le priorità oggi sono: la pace, col ritiro di ogni nostro impegno militare in Ucraina e il ripristino di relazioni diplomatiche con la Russia per un equilibrio multipolare di pace lontani dalla Nato e della Ue, succubi di multinazionali e lobby; il ripristino delle libertà violate durante la scriteriata e liberticida politica sanitaria di gestione dell’emergenza sanitaria; politiche finanziarie e del lavoro per affrontare la crisi riattivando l’iniziativa economica e ripristinando i diritti di tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, per un’Italia sovrana; lotta senza tregua contro mafie e corruzione della classe dirigente; una seria riforma della giustizia; restituzione di potere al popolo sovrano, vittima delle lobby sovranazionali e di una classe politica corrotta e inetta”.

Lo spostamento del Pd verso il centro e a sinistra si apre nuovi spazi?
“Non li cerchiamo a sinistra perché non siamo una formazione di sinistra in senso tradizionale, bensì rappresentiamo lo spirito della Costituzione e guardiamo al popolo dell’astensionismo, vero fronte del dissenso che chiede più diritti , libertà, democrazia e sovranità”.

Tutti contro Putin, è d’accordo?
“Necessario ripristinare relazioni diplomatiche con la Russia. L’impegno militare in Ucraina della Nato e dell’Italia è stato un tragico errore”.

La Nato di cui facciamo parte ha un baricentro molto posizionato oltre atlantico, va cambiato?
“La Nato è un relitto della storia, frutto della guerra fredda. Che senso ha oggi, se non per assecondare le politiche imperialiste Usa? È il momento che l’Italia ne esca per assumere un ruolo più equilibrato ed equidistante”.

Giustizia, riforma Cartabia e questione Palamara con le rivelazioni, la vostra posizione?
“La riforma Cartabia è un imbroglio che non serve affatto ad accorciare i tempi dei process,i ma sa creare opportunità di impunità alla classe dirigente criminale che comanda nel Paese. Bisogna, invece, accorciare i tempi dei processi e recidere i legami fra vertici della magistratura e politica con una radicale riforma del Csm, eliminando il correntismo giudiziario del collateralismo politico mediante la designazione per sorteggio dei membri togati del Csm”.

L’articolo che vieta ai consiglieri uscenti del Csm di candidarsi per 2 anni, giusto o sbagliato?
“É una norma palesemente incostituzionale che impedisce di candidarsi ai consiglieri del Csm mentre lo consente a un Procuratore della Repubblica che ha più poteri dei primi. La verità è che si tratta di norma contra personam per penalizzare Nino Di Matteo, che ha la colpa di avere indagato con me sulla Trattativa Stato-mafia.


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