Attualità

L’Italia fantasma del Superbonus: i numeri del patrimonio immobiliare

di Ivano Tolettini -


Italia fantasma del Superbonus. Per il Fisco lo stock degli immobili di proprietà è di 66 milioni. La rendita catastale di 38 miliardi. Quelli vuoti 7 milioni. La stima del valore residenziale è di 6 mila miliardi di euro, più del doppio del debito pubblico che ad agosto ha raggiunto i 2.843 miliardi.

Che l’Italia sia un Paese misterioso per milioni di suoi stessi cittadini, figuratevi per gli stranieri che cercano di capirci, lo dimostrano i numeri sfornati dall’Agenzia delle Entrate sul patrimonio immobiliare raffrontato con il caos generato dal Superbonus che domenica, durante l’annuale Forum Ambrosetti, ha indotto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a commentare: “Mi fa venire il mal di pancia”, per le tante truffe consumate pari a una dozzina di miliardi di euro. Anche se l’effetto moltiplicatore sull’economia della misura battezzata dopo il Covid dal governo Conte 2, e prorogata dall’esecutivo Draghi, è stato benefico. Del resto, che l’argomento sia complesso basti considerare che lo stock delle sole unità immobiliari censite, con un’attribuzione di rendita catastale per 38 miliardi di euro, è di 66 milioni con una stima del valore patrimoniale complessivo di quasi 6 mila miliardi di euro, più del doppio del debito pubblico italiano, che ad agosto 2023 ha toccato il record di 2.843 miliardi di euro. A fronte di questi dati risulta che gli immobili a disposizione e non locati, dunque in teoria vuoti, siano quasi 7 milioni. Tanto per dare un dato, soltanto nel Veneto ci sono 100 mila case vuote nelle sette città capoluogo di provincia. In Italia ci sono anche, per gli amanti delle statistiche, 1,2 milioni di immobili (appartamenti/case singole) dati in uso gratuito. In particolare, sono perlopiù nei centri storici che in parte sono a pezzi per molteplici motivi. Non ultimo per responsabilità di eredi che spesso non hanno mezzi finanziari per ristrutturarli. Le famiglie italiane proprietarie di abitazione principale sono il 77,4% per quasi 20 milioni di residenze.

IL BUCO
È sempre l’Agenzia delle Entrate a fotografare in maniera realistica la condizione dell’Italia ed è stata essa a riferire alla premier Giorgia Meloni che la spesa per il Superbonus ha sfiorato i 100 miliardi, con ulteriori 35 miliardi di agevolazioni “sbucate” dagli ultimi conteggi, con una strage di crediti illegali/irregolari per oltre 12 miliardi di euro. I crediti d’imposta legati al bonus edilizia sono saliti in maniera vertiginosa negli ultimi cinque mesi. Gli edifici che hanno beneficiato della procedura del 110% sono 422 mila, di cui 72 mila condomini, 20 mila dei quali devono ancora terminare i lavori. E com’è noto la scadenza per ultimarli è fine 2023, anche se è assai probabile che si dovrà concedere una proroga pena ulteriori disastri finanziari per migliaia di italiani. Certo, i numeri devono essere presi sempre un po’ con le pinze, perché anche il Fisco fa fatica a comporre un’immagine perfetta, dato lo sterminato patrimonio che ammonta per la superficie lorda delle abitazioni a oltre 4 miliardi di metri quadrati. La superficie media di un’abitazione italiana è di circa 116 metri quadrati e le regioni che hanno le superfici mediamente più grandi sono Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Umbria. A fronte di questi dati, ad avviso di molti osservatori, è assurdo consumare ulteriore suolo tenuto conto che la popolazione italiana sta diminuendo e se non ci dovesse essere una netta inversione demografica il trend sarà di scivolare sotto i 50 milioni con ripercussioni su Pil, welfare e previdenza molto negativi. Per questo motivo i governi che guideranno l’Italia nel prossimo decennio dovranno attuare politiche draconiane a favore della famiglia e per incentivare gli immigrati che saranno una risorsa strategica, disciplinando i flussi per sostenere la seconda manifattura europea che in caso contrario è destinata a cedere quote di mercato ai concorrenti stranieri.

TRUFFE
Dalle verifiche fin qui ultimate, dunque suscettibili di ampie correzioni al rialzo, i crediti fasulli legati al Superbonus 110% sono 2,5 miliardi, cui andranno aggiunti i crediti che non troveranno acquirenti e che, pertanto, non potranno essere scontati. Il Tesoro sta valutando anche vie d’uscita per tutelare i redditi più bassi per quanto riguarda il Superbonus, mentre legata alla partita dell’aggiornamento dei dati catastali c’è quella dei fabbricati non dichiarati, che secondo l’Agenzia delle Entrate sono 2 milioni. I numeri emergono dai riscontri incrociati. Molti sono di italiani residenti all’estero, ma c’è un’alta fascia di evasione. Così il fronte immobiliare si presenta tra i più difficili da affrontare per qualsiasi governo, di qualsiasi colore esso sia, visti gli ingentissimi interessi in gioco che toccano da vicino gli elettori. Un caos, come ricorda la stessa Agenzia delle Entrate, che non ha paragoni tra le grandi nazioni europee.


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