Ambiente

Lo sfruttamento della sabbia sulla Terra: ogni anno se ne estraggono 50 miliardi di tonnellate

di Alessandro Borelli -


E’ indiscriminato lo sfruttamento della sabbia sulla Terra. Lo evidenzia un rapporto di Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. La sabbia, insomma, è una risorsa strategica sempre più sottovalutata. Basti pensare che, con quella estratta ogni anno, si potrebbe  costruire intorno alla Terra un muro alto e largo 27 metri.

l’Unep snocciola dati: sono 50 miliardi le tonnellate ogni anno estratte sulla Terra. E’ il dato principale del rapporto “Sand and Sustainability: 10 strategic recommendations to avert a crisis” che classifica la sabbia come la seconda risorsa più utilizzata al mondo dopo l’acqua.

Si tratta di un prelievo smisurato e insostenibile di sabbia che produce determinanti impatti sull’ambiente ma che finora non è stato considerato con la dovuta attenzione. In molti la considerano solo come un materiale da costruzione e non come una risorsa strategica per l’ambiente e la tutela della biodiversità. Infatti, la sabbia contribuisce a mantenere la biodiversità e svolge una serie di servizi ecosistemici importantissimi per il pianeta. Ad esempio, protegge gli estuari dei fiumi e le zone costiere più vulnerabili ai cambiamenti climatici.

“Estrarre la sabbia da fiumi, ecosistemi costieri o marini – così è scritto nel rapporto – può causare l’erosione, la salinizzazione delle falde acquifere, la perdita di protezione contro le mareggiate e l’innalzamento del mare. Azioni che sviluppano impatti negativi sulla biodiversità. E che si rappresentano come una forte minaccia per la sopravvivenza delle comunità perché mettono a rischio l’approvvigionamento idrico, la produzione alimentare, la pesca e il turismo”. Perciò, rileva Unep, serve urgentemente un ripensamento dei modi con cui si estrae la sabbia e la si gestisce, cominciando a realizzare pratiche di economia circolare.


Da qui, le 10 soluzioni proposte dall’Unep. per esempio, mettere a punto uno standard comune sui modi di estrarre la sabbia. O la mappatura e il monitoraggio delle risorse esistenti, per favorire il riutilizzo della sabbia e l’impiego di materiali alternativi.

“Per raggiungere uno sviluppo sostenibile dobbiamo cambiare drasticamente il modo in cui produciamo, costruiamo e consumiamo prodotti, infrastrutture e servizi. Le nostre risorse di sabbia non sono infinite. E dobbiamo usarle con saggezza”, denuncia Pascal Peduzzi, direttore del Global Resource Information Database dell’Unep.


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