Ambiente

Lo Strumento Marittimo del futuro: intesa MM-CNR

di Mariagrazia Biancospino -


Il futuro della ricerca scientifica, alla luce delle nuove tecnologie e dell’innovazione, grazie al ruolo della Marina Militare. Questo l’obiettivo di un accordo di collaborazione tra Cnr e Marina Militare. Avviato un percorso per individuare soluzioni tecnologiche innovative di possibile impiego nello sviluppo dello Strumento Marittimo del futuro.

Nell’Aula Marconi del Consiglio nazionale delle ricerche la sigla dell’intesa, presenti il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza.

Soddisfatta la presidente del Cnr: “La firma dell’accordo di collaborazione con la Marina Militare è un atto importante che dischiude interessanti opportunità, in particolare nello scenario attuale. Il Cnr svolge e promuove attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni mediante l’integrazione di discipline diverse e innovative, traguardando come obiettivo lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, anche attraverso accordi di questo tipo. Con la Marina Militare potremo attivare sinergie in svariati ambiti, dal Programma nazionale di ricerca in Antartide ai programmi ‘dual use’ nel contesto della ricerca militare. L’accordo potrà stimolare pertanto importanti occasioni di confronto, sviluppo e approfondimento relativamente a progetti nazionali di interesse tecnologico comune, a percorsi strategici per la ricerca tecnologica, per obiettivi di interesse con particolare riferimento al settore difesa e sicurezza, per la valorizzazione della ricerca fondamentale ai fini dell’Innovazione tecnologica militare”.

La conferma di una convinta partnership partita 7 anni fa, nelle parole dell’Ammiraglio Credendino ha voluto  ringraziare la presidente Carrozza per la vision marittima del Consiglio nazionale delle ricerche: “Innovazione e tecnologia sono fondamentali per lo sviluppo della forza armata, con particolare riguardo al tema subacqueo: un settore al quale la Marina Militare pone grande attenzione e verso il quale convergeranno gli sforzi nazionali per la creazione di un centro nazionale di eccellenza, il Polo Nazionale della Subacquea sito a La Spezia. Esprimo la mia personale soddisfazione per la collaborazione strategica della Marina con il Cnr, di cui questo workshop rappresenta il primo atto concreto, che ha obiettivi ben definiti e darà risultati importanti”.

L’intesa tra la MM e il Cnr punta a individuare soluzioni tecnologiche innovative di possibile impiego per lo sviluppo dello Strumento Marittimo del futuro. Questa cooperazione ha già consentito di raggiungere importanti traguardi nel campo dell’idrodinamica navale e oggi punta a sviluppare sinergie in settori di strategico interesse, quali l’ambiente subacqueo, i veicoli autonomi e le Unità navali di futura generazione.

Temi e argomenti discussi anche nel workshop “Tecnologie abilitanti per lo Strumento Marittimo del futuro. La sinergia tra Marina Militare e Consiglio nazionale per le ricerche”, organizzato sempre in giornata, servito a svolgere un’analisi multidisciplinare delle questioni sul tavolo, come per esempio la prospettiva operativa e quella della ricerca.

Le tecnologie prese in esame rappresentano il concreto avvio dell’attività di collaborazione tra Cnr e MM su alcune aree tematiche di particolare interesse alla luce dell’innovazione tecnologica e dell’evoluzione degli scenari. Sul tappeto, due progetti di sviluppo capacitivo che la Marina Militare sta portando avanti, riferiti al concept di Unità Navale di futura generazione “Multi Capability Carrier” e alla Piattaforma Autonoma Modulare Multi Missione Sub. In questo scenario, sono state esaminate le tecnologie per efficienza e sostenibilità energetica, la remotizzazione di funzioni e attività svolte dall’equipaggio (includendo i temi afferenti allo human-machine teaming) e il Digital Twin (includendo tutto il ciclo di vita, fin dalla progettazione). E altresì trattate, riguardo all’ambiente subacqueo, le nuove frontiere per le comunicazioni, la robotica e i sistemi autonomi e i possibili sviluppi per la produzione, immagazzinamento, ottimizzazione e impiego dell’energia.


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