Esteri

Lo stupro delle migranti al confine tra Messico e Usa

di Martina Melli -


Al confine col Messico, molte donne migranti vengono stuprate mentre attendono di entrare negli Stati Uniti. Lo rivela un’inchiesta dell’agenzia di stampa Reuters. Secondo i dati del governo messicano e di gruppi umanitari, infatti, nelle cittàdi Reynosa e Matamoros – tra le principali vie di transito per entrare negli Usa – stanno via via aumentando i casi di violenza sessuale contro i migranti. “Il modo disumano in cui i trafficanti abusano, estorcono e perpetrano violenza contro i migranti a scopo di lucro è criminale e moralmente riprovevole”, ha detto Luis Miranda, portavoce del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti.

Il Dipartimento di Stato americano considera Tamaulipas, dove si trovano le due città, lo stato più pericoloso lungo il confine tra i due Paesi. Di fronte a un record di migrazioni illegali, a maggio l’amministrazione Biden ha inserito un nuovo sistema secondo il quale ci si presenta a un valico di frontiera legale, “su appuntamento”, tramite un’app chiamata CBP One. Nonostante le ottime intenzioni, sono nove gli esperti – tra cui avvocati, professionisti medici e operatori umanitari – che hanno dichiarato a Reuters come il nuovo sistema abbia causato gravi conseguenze in quelle zone, tra cui rapimenti e aggressioni sessuali. Questi picchi di violenza sono tra i fattori che spingono i migranti ad attraversare il confine illegalmente.

Stando a quanto affermato dagli stessi funzionari di Biden, la nuova politica del Cbp,  riducendo la necessità di pagare trafficanti e gruppi criminali in cambio di un passaggio attraverso il confine, dovrebbe essere più umana. Il problema è che molti richiedenti asilo, non pagando più i trafficanti, viaggiano soli verso la frontiera nella speranza di fissare un appuntamento sull’app. Una volta al confine però subiscono le vessazioni e i ricatti dei gruppi criminali

“Lo stupro fa parte del processo di tortura per ottenere denaro”, ha affermato Bertha Bermúdez Tapia, sociologa della New Mexico State University che studia l’impatto della politica di Biden sui migranti a Tamaulipas. Secondo gli analisti della sicurezza, il cartello del Golfo e il cartello del Nordest sono entrambi attivi nella regione e rapiscono i migranti a scopo di riscatto, in particolare quelli che arrivano senza la protezione dei trafficanti. Alcune di queste persone trascorrono anche molto tempo nella pericolosa regione, in attesa di fissare un appuntamento sull’app. Secondo la US Customs and Border Protection (CBP), infatti, ogni giorno arrivano decine di migliaia di richieste per 1.450 posti totali.

Proprio a causa del rischio di estorsioni e rapimenti, a giugno, le autorità statunitensi hanno temporaneamente sospeso gli appuntamenti del Cbp One a Nuevo Laredo, un’altra città di confine di Tamaulipas. I gruppi criminali della regione prendono di mira gli autobus “rapendo i passeggeri e chiedendone il riscatto”.


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