Primo Piano

L’omaggio di Sergio l’Italiano

di Domenico Pecile -

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Crotone


Prima la visita ai superstiti ricoverati in ospedale e successivamente l’omaggio alle vittime nella camera ardente, improvvisata al palazzetto dello sport, il Palamilione di Crotone. Mattarella, nella giornata del dolore e della preghiera, ha voluto trattenersi in raccoglimento davanti alle bare, da solo, per alcuni minuti. Nel palasport c’erano anche diversi parenti delle vittime, altri superstiti e alcuni tra i tanti soccorritori.
“Il minuto di raccoglimento che il presidente Mattarella ha voluto osservare alla camera ardente fa rumore di fronte al dolore di una tragedia così grande. La sua presenza esprime solidarietà e vicinanza nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, ma soprattutto un’umanità che le istituzioni non devono mai dimenticare”, ha commentato poco dopo il deputato di Azione-Italia viva, Ettore Rosato. All’uscita, il Capo dello Stato è stato accolto da un lungo applauso dei tanti cittadini assiepati dietro le transenne che gli hanno gridato il loro “Grazie”. In molti hanno urlato anche “Giustizia, giustizia”, oppure “Presidente non ci abbandoni”, e ancora “Verità per l’onore del Paese”. Richieste che gli sono state ripetute da quanti hanno assistito ai suoi spostamenti durante la breve visita. Erano quegli stessi cittadini che da domenica si raccolgono con i volti rigati dalle lacrime per depositare mazzi di fiori sul luogo dove erano state allineate le prime salme.
Poco prima, nell’ospedale di Crotone, aveva visitato 15 superstiti tra cui anche sei bambini, questi ultimi ricoverati nel reparto di pediatria. Il suo arrivo è stato accompagnato da commossi applausi e saluti calorosi dal personale sanitario. Nel reparto gli sono stati fatti trovare alcuni pacchi contenenti giocattoli – peluches, piccoli robot, pianole – che lui stesso ha voluto consegnare ai piccoli degenti, alcuni dei quali rimasti orfani dopo il tragico naufragio. “Presidente non ci abbandoni“, gli è stati ripetuto dalla folla all’uscita dal San Giovanni di Dio di Crotone. Straziante la richiesta di alcuni parenti delle vittime (“Presidente ci aiuti, per favore, a rimpatriare le salme dei nostri cari”). Parenti sconvolti dalla sofferenza e il cui sogno di libertà e di un domani migliore si è infranto beffardamente, dopo migliaia di chilometri in fuga dalla guerra, dalla violenza e dalla miseria, a soltanto cento metri dalla costa calabrese.
Da parte sua, Mattarella – che aveva ringraziato il personale sanitario per il grande impegno e la grande umanità profusi – ha assicurato pieno sostengo ai profughi, aggiungendo che si occuperà della situazione e che gli afghani sono richiedenti asilo e che dunque la loro situazione diventa prioritaria. Un grazie particolare lo ha poi rivolto anche ai sindaci di Crotone e Cutro per la generosità delle comunità locali che hanno accolto i profughi, gli stessi che avevano chiesto verità e giustizia. Ma il Capo dello Stato ha voluto ringraziare anche i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine per l’opera svolta nel soccorso ai superstiti e la successiva ricerca dei dispersi. “Ci ha rivolto un breve saluto – è stato il commento del comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Roberto Fasano – ringraziandoci ed esortandoci a proseguire il lavoro come fatto fino ad ora”. “Mi unisco ai ringraziamenti che questa mattina il presidente della Repubblica ha rivolto ai sindaci di Crotone e Cutro.
“Non possiamo lasciare soli i nostri amministratori locali, governatori e le prefetture a gestire l’immigrazione”, è stato il commento del presidente dei deputati di Forza Italia, Alessandro Cattaneo. Che subito dopo ha aggiunto: “Lo diciamo da tempo: serve l’Europa, un’Europa che si prenda responsabilità politica. L’Italia deve giocare un ruolo da protagonista con un piano Marshall europeo per l’Africa, dando centralità al Mediterraneo. Dobbiamo tornare a discutere senza strumentalizzazioni, ma con più concretezza e visione, per non trovarci più a piangere vittime del nostro mare”. “In momenti drammatici come quelli che stiamo vivendo in questi giorni – gli ha fatto eco il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – è importante sentire, anche qui in Calabria, la vicinanza del nostro Capo dello Stato”.

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