Esteri

L’Oms avverte: “Gaza verso la carestia, bisogna agire”

di Martina Melli -


Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un’allerta riguardo al rischio di carestia imminente nella Striscia di Gaza a causa dei continui bombardamenti delle forze israeliane. In un comunicato, pubblicato sul suo profilo ufficiale, Ghebreyesus ha evidenziato come fame e malattie stiano devastando la popolazione locale. Tedros ha sottolineato l’urgente necessità di un’azione concertata e immediata, che comprenda il rapido e agevolato rifornimento di cibo, risorse nutritive e farmaci così come l’importanza di proteggere gli ospedali affinché i medici possano continuare a fornire cure vitali ai feriti. Negli ultimi giorni Israele sta impedendo attivamente all’Unrwa di consegnare cibo e altri generi di prima necessità nel nord della Striscia. Per la gravità della situazione Tedros si è appellato per un cessate il fuoco immediato e perché venga garantito un completo accesso umanitario all’enclave palestinese. La dichiarazione del direttore generale dell’oms arriva poco dopo la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu a favore di un cessate il fuoco temporaneo a Gaza, resa possibile dall’astensione degli Usa. Il mancato veto degli Stati Uniti ha subito scatenato l’ira di Israele che, adesso però, sembra essere propenso a nuove prospettive di dialogo con Washington. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe infatti fatto sapere di essere disposto a riprogrammare il meeting sull’operazione di terra a Rafah.


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