Esteri

Londra, il governo perde altri pezzi. Boris Johnson si dimette da leader Tory

di Alberto Filippi -

BORIS JOHNSON


Il primo ministro britannico Boris Johnson ha accettato di dimettersi e lo farà oggi. Secondo quanto riportato dalla BBc, “BoJo rassegnerà le dimissioni come capo politico dei Conservatori oggi a seguito delle rinunce ministeriali susseguitesi nella mattina, ma continuerà ad esercitare le funzioni di Primo ministro fino all’autunno, quando si terranno le elezioni del nuovo leader dei Tory”.

La situazione nel Regno Unito nei giorni scorsi si era fatta sempre più incandescente: il primo ministro era sempre più solo. Come in una nave che affonda, il capitano rimane saldo al timone mentre l’equipaggio abbandona man mano l’imbarcazione, così Il governo perdeva pezzi ma lui, BoJo, non mollava, nonostante i suoi ministri gli avessero più volte indicato la strada delle dimissioni per il bene del partito. Lo scandalo Pincher e l’abbandono in massa dei suoi non sembravano scalfire le intenzioni di Johnson che non intendeva lasciare, come riportato dalla Bbc, per seguire “le questioni importanti a cui il Paese deve far fronte”.

Il Primo Ministro non ammetteva la resa politica che nei fatti era evidente. Fino a quando, questa mattina, dopo le defezioni del ministro dell’Irlanda del Nord, la segretaria dello Scacchiere al Tesoro, Whately, il ministro delle Pensioni Opperman, il ministro della Giustizia Cartlidge, con più di 52 membri governativi dimessi e la richiesta di lasciare intervenuta anche dall’appena nominato Cancelliere dello Scacchiere, ha ceduto. Non mancano le prime reazioni: Starmer, leader laburista, parla di “buona notizia” mentre Cummings, ex braccio destro di BoJo, gioisce: “Dentro il bunker dicono sia finita. Cambio di regime”. Fine dei giochi.


Torna alle notizie in home