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COSE DELL’ALTRO MONDO – Londra-New York in 90 minuti, ecco i voli ipersonici

di Andrea Nido -


“Nello sviluppare la potenza aerea non bisogna guardarsi indietro e chiedersi cosa sia successo, ma andare avanti e domandarsi cosa stia per succedere.” Il pilota William Mitchell, considerato il padre dell’aviazione americana, non aveva il dono della preveggenza ma, sicuramente, quello di anticipare i tempi. Un uomo vissuto nella prima metà del secolo scorso non avrebbe saputo esprimere in modo migliore il futuro dell’aviazione. Oggi, a quasi un secolo di distanza dopo aver visto ogni singolo progresso compiuto dal genere umano nell’aviazione sia militare che civile, essere riusciti a viaggiare con il Concorde, al doppio della velocità del suono, che è stato un limite violato solo dai piloti militari almeno fino al 1969, siamo giunti alla soglia del volo ipersonico suborbitale civile. E questo limite, fino a pochissimo tempo fa, lo potevano superare solamente gli astronauti.
Ma cosa significa viaggiare a velocità ipersonica, a quale quota di crociera si vola e quale aereo lo può fare? Iniziamo dalla velocità raggiungibile: mach 6, ovvero circa 7.500 chilometri orari. Il Concorde con i suoi 2.200 chilometri orari sembrerebbe una lumaca a confronto. Si potrà raggiungere New York in circa novanta minuti partendo da Londra. Oggi, in un’ora e mezzo, possiamo andare sì e no da Milano a Lamezia Terme! La quota di volo, detta anche quota di tangenza, sarà tra i 50mila e i 110mila metri al di sopra del mare. Per dare un’idea, i futuri viaggiatori potranno ammirare la terra e la sua curvatura rendendosi conto che non abitiamo su un disco da hockey, come dicono i terrapiattisti.
Il progetto di volo suborbitale civile ha origini lontane. Il vero precursore del volo suborbitale è stato Eugen Sanger, un ingegnere tedesco degli anni ‘30. L’idea era quella di costruire un velivolo da bombardamento transcontinentale con una velocità e quota tali da renderlo non intercettabile.
D’altronde, da sempre, le guerre hanno dato un impulso al progresso tecnologico più esasperato. E oggi, quasi alla soglia di una terza guerra mondiale, che speriamo non sia mai, l’uomo è alla vigilia di una nuova era tecnologica.


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