Esteri

L’ORA DI ERDOGAN

di Ernesto Ferrante -

RECEP TAYYIP ERDOGAN PRESIDENTE DELLA TURCHIA


Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. I due leader hanno parlato dell’attuazione dell’accordo sul grano e della possibilità di creare un hub regionale del gas in Turchia.
E’ stata affrontata anche la questione della “normalizzazione” delle relazioni tra Ankara e Damasco. “Sono state discusse questioni relative alla normalizzazione delle relazioni turco-siriane, anche nel contesto dell’iniziativa di Ankara di avviare consultazioni con la partecipazione di rappresentanti russi, turchi e siriani”, si legge in una nota del Cremlino.
Putin ha denunciato l’aumento “delle forniture di armi e attrezzature militari” all’Ucraina e messo in evidenza “la politica ipocrita” di Kiev, sottolineando “il rifiuto di cessate il fuoco per il periodo del Natale ortodosso”. I presidenti hanno inoltre affrontato il tema dello scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.
Erdogan ha ribadito al leader russo la disponibilità del governo turco “a mediare” per raggiungere “una pace duratura”. Ukrenergo, l’ente nazionale ucraino per l’elettricità, ha annunciato un aumento significativo del deficit nel sistema energetico e, di conseguenza, la decisione di ricorrere a interruzioni di emergenza della fornitura di elettricità in cinque regioni.
Prosegue lo scambio di accuse tra le parti per la strage di Dnipro. Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è stata “causata dalla difesa ucraina”. Il governatore regionale, Valentyn Reznichenko, ne ha attribuito invece la responsabilità ai russi. “Attaccando un edificio residenziale a Dnipro”, la Russia “continua a mostrare il suo volto brutale”. Attacchi di questo tipo “sono crimini di guerra e devono cessare immediatamente”, ha dichiarato il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano a Bruxelles, durante un briefing.
La Commissione Ue sborserà oggi “i primi 3miliardi di euro del sostegno macrofinanziario concordato in dicembre, da 18 mld”, per Zelensky. Lo ha ricordato la presidente Ursula von der Leyen, via social. E’ iniziato il trasferimento in Polonia di tre sistemi missilistici “Patriot” tedeschi “per garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche ucraine”, vicino al confine polacco.

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