Lotito, ora si indaga per stalking: “Vendi la Lazio”
Avrebbero fatto stalking a Claudio Lotito affinché si decidesse a vendere la Lazio: sotto indagine il mondo degli ultras biancocelesti. L’inchiesta sarebbe partita da tempo, dopo l’ennesima denuncia da parte del presidente della società capitolina. Che ha svelato agli inquirenti di essere finito sotto attacco da parte di persone intenzionate a “destabilizzare l’ambiente” e a costringerlo a togliere il disturbo. Un’indagine che, secondo quanto riporta Repubblica, mette di nuovo nel mirino degli investigatori l’universo del tifo organizzato biancoceleste.
Stalking a Lotito: “Vendi la Lazio”
Il presidente della Lazio Claudio Lotito sarebbe finito al centro di un meccanismo organizzato con l’obiettivo di stancarlo e “convincerlo” a passare la mano. Lo schema, più o meno, sempre il solito e strutturato: telefonate a ogni ora, del giorno e soprattutto della notte. Attacchi, accuse. I messaggi, sempre più insistenti e minacciosi: “Ti veniamo a prendere”, “Vattene”. Che gli arrivavano un po’ da tutti i canali, anche social. Lotito, però, non ha mai mollato. E, anzi, ha portato tutto ai carabinieri. Che hanno iniziato un’indagine. Che, da chi ha “materialmente” avvicinato il presidente per minacciarlo, si potrebbe presto allargare a tutta la Curva Nord.
L’ombra di Diabolik
Non è la prima volta che Lotito finisce nel mirino dei tifosi, prima ancora che si ipotizzasse la strategia di stalking su cui, ora, indaga la Procura di Roma. Accadde già una ventina di anni fa, tra il 2005 e il 2006. Quando la Curva Nord, desiderosa di allontanare il presidente che aveva chiuso ogni rapporto con i capi ultras negando ogni benefit, aveva iniziato a pensare a una strategia per costringerlo a scappare. Senza riuscirci. Un caso, quello, che finì nel 2015 con una pronuncia, in primo grado, di condanna a carico di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, e altri ultras per il capo di imputazione di tentata estorsione.
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