Cultura & Spettacolo

Love is Blind: cieco o meno, l’amore è sempre interessante

di Martina Melli -


Con questi giorni di pioggia ho preferito il divanone di casa e il plaid alla poltrona del cinema. Malgrado gli occhiali, a volte mi diletto con programmi semi-trash, specialmente se hanno a che fare con le relazioni tra uomo e donna. Se in principio ho fatto la snob nei confronti di Temptation Island, grazie alla rassicurazione di amicizie stimate con cui sono solita discutere di stili di attaccamento e del primo Yorgos Lanthymos, mi sono convinta a dare una chance a pinnettu, tentatrici e falò di confronto. La verità è che vedere il modo in cui le coppie interagiscono e si incagliano sulle stesse, identiche, ripetibili problematiche, mi affascina. Love is Blind, il reality americano di cui sono state prodotte versioni anche in Svezia, Giappone e Brasile, ormai arrivato alla sesta edizione, vibra sulle stesse frequenze. Il programma porta avanti un esperimento e tenta di rispondere alla domanda: “l’amore è davvero cieco?”. 30 single (15 donne e 15 uomini) dialogano intensamente per giorni senza vedersi mai, fino a creare una connessione tale da arrivare a dichiararsi e sposarsi, il tutto nell’arco di un mese. Se alla prima edizione ridevo scioccata di fronte ai vari “ti amo”, andando avanti mi sono dovuta ricredere: non solo dopo diversi anni molte di queste coppie stanno ancora insieme, ma soprattutto il mio interesse nelle loro vicende sentimentali non dà segni di cedimento. Chi, indeciso tra due candidati, finiva per scegliere l’evitante e scartare il partner affidabile e sicuro; chi si disprezza a tal punto da schifare il partner prescelto non appena questo si dimostra preso e innamorato. Poi le famiglie, gli amici, gli ex, i social media, la religione, le abitudini, il ritmo vita privata-lavoro, tutte forze in campo che alterano gli equilibri e di cui diventi testimone. Giudicate pure impietosi ma Love is Blind è sempre più popolare, sempre più seguito e, per la prima volta la reunion della sesta stagione è stata girata nel mirabolante set degli incontri, con un pubblico e con coppie da stagioni precedenti a far da opinioniste. Qualcuno ovviamente gioca, qualcuno cerca la fama, qualcuno è disonesto ma viene puntualmente rimbrottato da Vanessa Lachey e Nick Lachey, i due conduttori a loro volta sposati da 18 anni. Per quanto ci siano le telecamere i protagonisti si fanno trasportare, rimangono male, vanno a convivere, dicono sì sull’altare e fanno figli. Io sono una grande fan. Visto che cerco di convincervi a iniziare questo “viaggio nei sentimenti”, come direbbe Filippo Bisciglia, non posso non dire la mia sulla sesta stagione appena andata in onda in contemporanea con gli Usa. Alcune storie sono unghie sulla lavagna, con lui che ha la consapevolezza di uno zaino e lei che chiede amore con una disperazione tale che fa male guardarla (parlo ovviamente di Jimmy e Chelsea). Altre, come quella di Ad e Clay, sono rincuoranti: lei apparentemente forte, lui spaventato ma desideroso di migliorare. Per il resto no spoiler.


Torna alle notizie in home