Ecco 18,3 miliardi ma il Pnrr è quasi agli sgoccioli mentre il Mase investe 600 milioni in incentivi per auto elettriche
La Commissione Ue ha disposto il pagamento della settima rata del Pnrr a favore dell’Italia. Che si appresta a incassare un sostanzioso bonifico da ben 18,3 miliardi di euro. L’importo, che copre il raggiungimento di 31 traguardi e 33 obiettivi su dieci riforme e 46 investimenti, sarà erogato in 4,6 miliardi di sovvenzioni e ben 13,7 miliardi di prestiti. A premiare l’Italia, come riferiscono da Bruxelles, sono state le misure “significative” in materia di concorrenza e trasparenza oltre all’impegno di adottare strumenti che garantiranno più supervisione in materia di autostrade. Ma ha recitato un ruolo decisivo anche l’aumento, in Italia, della capacità di distribuzione di energia rinnovabile per una quantità complessiva stimata in poco meno di 1.900 megawatt grazie alle nuove sottostazioni, a un’opera di ammodernamento delle reti esistenti e al potenziamento delle reti. In tutto, finora, l’Italia ha già incassato qualcosa come 140 miliardi di euro e, oggi, insieme alla settima rata del piano nazionale di ripresa e resilienza, Bruxelles ha provveduto a liquidare anche le rate previste per i piani di Spagna, Cipro, Portogallo e Malta.
Meloni esulta, Chigi già al lavoro
La notizia è stata accolta con soddisfazione a Palazzo Chigi. La Premier Giorgia Meloni, sui social, ha commentato: “La Commissione Europea ha approvato oggi l’erogazione della settima rata del PNRR, pari a 18,3 miliardi di euro, in seguito al conseguimento di tutti gli obiettivi previsti. Si tratta di un risultato importante, che conferma il primato dell’Italia nell’attuazione del Piano e l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi con determinazione, serietà e spirito costruttivo. Avanti così. Per un’Italia sempre più forte e protagonista”. Ma dal governo sanno che c’è ancora molto da fare. E difatti una nota diramata proprio da Palazzo Chigi riferisce che l’attenzione adesso è tutta sulle prossime (e ultime) due rate del Piano: “L’incasso della settima rata fa seguito alla presentazione della richiesta di pagamento dell’ottava rata che, nei prossimi mesi, consentirà all’Italia di superare quota 153 miliardi di euro, circa il 79% della dotazione finanziaria complessiva del Piano, a riprova del conseguimento di tutti gli obiettivi programmati”.
Dall’energia alla cybersicurezza
Ma non è tutto: “Tra gli obiettivi conseguiti con la settima rata figurano numerosi investimenti strategici tra cui l’implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, oltre a misure significative per la cybersicurezza e per una migliore gestione delle risorse idriche”. Da qui la promessa: “Nelle prossime settimane, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, con le amministrazioni titolari degli interventi e con gli Enti territoriali, proseguirà l’impegno del Governo per conseguire gli obiettivi delle ultime due rate, anche attraverso l’adeguamento del Pnrr al nuovo contesto geopolitico e alle attuali sfide economiche”.
Il Mase: 600 milioni di nuovi incentivi per l’auto elettrica
E sarà proprio grazie al Pnrr se il Mase potrà erogare, nei prossimi mesi, circa 600 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli a emissioni zero a favore delle famiglie e delle microimprese. Gli incentivi, per un ammontare complessivo di 597 milioni, saranno accessibili a chi deciderà di rottamare un veicolo a motore termico fino a Euro 5. L’ammontare dell’incentivo oscillerà tra i 9mila e gli 11mila euro per un’auto elettrica, in base al valore Isee per le persone fisiche mentre, per quanto afferisce alle microimprese, saranno riconosciuti incentivi fino a 20mila euro per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici. Il ministro all’ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha affermato: “Con questo nuovo schema di incentivi vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento”. E dunque ha concluso: “Grazie al Pnrr, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.