L’ultimo atto di Alberto Nagel: addio a Mediobanca
Cita il poeta Orazio e lascia piazzetta Cuccia, con lui (quasi) tutto il Cda
Il consiglio d’amministrazione convocato per oggi è terminato nel primo pomeriggio: l’amministratore delegato Alberto Nagel si è dimesso, insieme agli altri, dal Cda. Ha rivolto un ultimo saluto ai dipendenti di Mediobanca a cui ha ricordato l’orgoglio di lavorare per l’istituto di credito di piazzetta Cuccia. Una cultura, ha detto, “che resta cucita”. Ribadendo, per la banca soccombente all’Opas scatenata da Mps, un ruolo culturale e identitario importante.
Alberto Nagel cita Orazio e saluta tutti
Ha citato il poeta latino Orazio, Alberto Nagel, nel prendere congedo dalla banca che ha guidato per quasi vent’anni: “Ricordatevi di quanto scrisse Orazio: Graecia capta ferum victorem cepit”. L’orgoglio, almeno questo, è salvo. E fa nulla se i “barbari” di Siena hanno fatto irruzione nel salotto buono della finanza milanese. L’atto di resa è stato firmato, ieri, dall’ultima riunione del Cda: “I consiglieri di Amministrazione, preso atto dell’esito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulla totalità delle azioni di Mediobanca e per favorire un’ordinata e tempestiva transizione attraverso il rinnovo dell’organo amministrativo, hanno rassegnato, con l’eccezione del Consigliere Sandro Panizza, le dimissioni dalla carica, con efficacia dalla data della prossima Assemblea”.
Se ne parla a ottobre
L’assemblea degli azionisti è stata contestualmente indetta per il 28 ottobre prossimo. Nelle more, il consiglio d’amministrazione ha congelato il buyback già avviato da luglio scorso “nel contesto del mutato assetto azionario e del differente quadro autorizzativo, ha deliberato di non dar corso all’ultima tranche del Programma di acquisto e annullamento di azioni proprie incluso nel Piano Strategico ed annunciato lo scorso 31 luglio”. Questo, insomma, è stato l’ultimo atto di Alberto Nagel mentre infuria la buriana delle voci su cui gli succederà a piazzetta Cuccia.
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