“Macché italiani evasori, così le tasse uccidono le imprese”
“Oggi, un italiano spende quello che guadagna in tasse. Così non si vive”. L’avvocato tributarista Mariateresa Arcadi, vicepresidente della Rete nazionale forense, invita a riflettere prima di puntare il dito: “Dove c’è una cartella non vuol dire che ci sia un evasore fiscale. Oggi le imprese sono in difficoltà, si chiude anche per colpa del Fisco”.
Il premier Giorgia Meloni ha detto che il Fisco deve tornare amico dei cittadini. Oggi com’è il rapporto tra l’Erario e gli italiani?
Il governo ha iniziato con il piede giusto. A suo tempo, l’esecutivo Meloni ha avviato, dal nostro punto di vista, una pace fiscale delle migliori. Una manovra agevolata che, oltre al discorso della rottamazione per le mini-cartelle sotto i mille euro, ha previsto altre misure molto interessanti per il contribuente che ha intenzione di mettersi in regola. Specialmente per quanto riguarda la possibilità di non dover pagare anche sanzioni e interessi sugli importi accertati.
Il governo ha iniziato con il piede giusto. A suo tempo, l’esecutivo Meloni ha avviato, dal nostro punto di vista, una pace fiscale delle migliori. Una manovra agevolata che, oltre al discorso della rottamazione per le mini-cartelle sotto i mille euro, ha previsto altre misure molto interessanti per il contribuente che ha intenzione di mettersi in regola. Specialmente per quanto riguarda la possibilità di non dover pagare anche sanzioni e interessi sugli importi accertati.
Che riscontro avete avuto con questa normativa?
Abbiamo avuto un ottimo riscontro. La scadenza per le rottamazioni, originariamente prevista per il 30 aprile, è stata prorogata fino al 30 giugno prossimo. Gli ultimi ritardatari possono ancora oggi mettersi in pista. È importante sottolineare che va valutato, comunque, il piano informativo di ogni contribuente. é fondamentale farsi consigliare da un professionista, Posso dire con sicurezza che questa pace fiscale è voluta dal governo Meloni è sicuramente tra le migliori che siano mai state avviate.
Abbiamo avuto un ottimo riscontro. La scadenza per le rottamazioni, originariamente prevista per il 30 aprile, è stata prorogata fino al 30 giugno prossimo. Gli ultimi ritardatari possono ancora oggi mettersi in pista. È importante sottolineare che va valutato, comunque, il piano informativo di ogni contribuente. é fondamentale farsi consigliare da un professionista, Posso dire con sicurezza che questa pace fiscale è voluta dal governo Meloni è sicuramente tra le migliori che siano mai state avviate.
Il dibattito politico, quando di mezzo c’è il Fisco, si tira sempre in ballo l’evasione fiscale…
Io non penso che dove c’è una cartella ci sia un evasore fiscale. Assolutamente. Credo, invece, che molti imprenditori siano in grosse difficoltà. E che ciò dipenda dal fatto che, come purtroppo sappiamo benissimo, fare impresa in Italia costa, solo di tasse, ben oltre il 50% di quanto si ricava. Qualcuno ipotizza il 59%, io temo che la pressione fiscale che grava sulle imprese sia ancora più pesante. Il problema è legato alla tassazione. Ma non basta. Perché l’esperienza ci insegna che anche l’Agenzia delle Entrate può sbagliare, eccome. E infatti molti accertamenti vengono impugnati e ridimensionati. È capitato, e non poche volte, che si sia riusciti ad eliminare addirittura del tutto gli accertamenti recapitati.
Io non penso che dove c’è una cartella ci sia un evasore fiscale. Assolutamente. Credo, invece, che molti imprenditori siano in grosse difficoltà. E che ciò dipenda dal fatto che, come purtroppo sappiamo benissimo, fare impresa in Italia costa, solo di tasse, ben oltre il 50% di quanto si ricava. Qualcuno ipotizza il 59%, io temo che la pressione fiscale che grava sulle imprese sia ancora più pesante. Il problema è legato alla tassazione. Ma non basta. Perché l’esperienza ci insegna che anche l’Agenzia delle Entrate può sbagliare, eccome. E infatti molti accertamenti vengono impugnati e ridimensionati. È capitato, e non poche volte, che si sia riusciti ad eliminare addirittura del tutto gli accertamenti recapitati.
Per il governo è necessario riportare serenità nel confronto tra i cittadini e l’Erario. Come si può fare?
È necessaria una pace fiscale, ampia, che agevoli il contribuente che va messo in condizione di poter pagare i debiti che ha. La questione è più complessa di come appaia. Prendiamo il Covid, che è costata la chiusura a tante aziende. Il Fisco, però, non ha aiutato molti di quegli imprenditori a restare in piedi. La conseguenza delle chiusure è una sola: si perdono posti di lavoro. In Calabria, per fare un esempio, il tasso di chi non lavora è del 40%. Le imprese hanno difficoltà, oggi, ad assumere. Anche perché ogni dipendente diventa una “tassa” in più da pagare, basti pensare ai contributi. Reputo, pertanto, che sia necessario che il governo immagini aiuti alle imprese che agiscano, magari, anche in chiave preventiva: per evitare che le aziende si ritrovino, poi, a dover affrontare problemi legati al Fisco. Ma c’è di più…
È necessaria una pace fiscale, ampia, che agevoli il contribuente che va messo in condizione di poter pagare i debiti che ha. La questione è più complessa di come appaia. Prendiamo il Covid, che è costata la chiusura a tante aziende. Il Fisco, però, non ha aiutato molti di quegli imprenditori a restare in piedi. La conseguenza delle chiusure è una sola: si perdono posti di lavoro. In Calabria, per fare un esempio, il tasso di chi non lavora è del 40%. Le imprese hanno difficoltà, oggi, ad assumere. Anche perché ogni dipendente diventa una “tassa” in più da pagare, basti pensare ai contributi. Reputo, pertanto, che sia necessario che il governo immagini aiuti alle imprese che agiscano, magari, anche in chiave preventiva: per evitare che le aziende si ritrovino, poi, a dover affrontare problemi legati al Fisco. Ma c’è di più…
Prego…
Io mi farei qualche domanda prima di parlare, con tanta semplicità, di evasione. Bisognerebbe farsi un po’ di domande. Chiedersi perché c’è chi non riesce a pagare le tasse. Veniamo da un periodo durissimo. La crisi energetica ha pesato, e molto, sulle aziende. Qualcuno, nonostante i divieti messi nero su bianco dai decreti del governo, non si è attenuto alle regole e ha cambiato, nonostante le leggi dicessero il contrario, le cosiddette condizioni unilaterali dei contratti di fornitura. Con il risultato che famiglie e aziende si sono ritrovate a dover pagare bollette salatissime. E, dopo di queste, a dover saldare le imposte. Oggi, quello che un italiano guadagna lo spende in tasse. Non si vive più così…
Io mi farei qualche domanda prima di parlare, con tanta semplicità, di evasione. Bisognerebbe farsi un po’ di domande. Chiedersi perché c’è chi non riesce a pagare le tasse. Veniamo da un periodo durissimo. La crisi energetica ha pesato, e molto, sulle aziende. Qualcuno, nonostante i divieti messi nero su bianco dai decreti del governo, non si è attenuto alle regole e ha cambiato, nonostante le leggi dicessero il contrario, le cosiddette condizioni unilaterali dei contratti di fornitura. Con il risultato che famiglie e aziende si sono ritrovate a dover pagare bollette salatissime. E, dopo di queste, a dover saldare le imposte. Oggi, quello che un italiano guadagna lo spende in tasse. Non si vive più così…
La digitalizzazione potrà aiutare?
Bisogna prima immaginare un intervento su Irpef e Ires, per esempio. Per la digitalizzazione, sì: credo che possa rappresentare un cambiamento e che possa aiutare le amministrazioni pubbliche. Può diventare un vantaggio.
Bisogna prima immaginare un intervento su Irpef e Ires, per esempio. Per la digitalizzazione, sì: credo che possa rappresentare un cambiamento e che possa aiutare le amministrazioni pubbliche. Può diventare un vantaggio.
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