Macron è una garanzia (almeno per noi)
Tra una gaffe e un'uscita sopra le righe, Macron ha spesso fatto sembrare i nostri leader, per contrasto, più sobri e affidabili
La disfatta del governo in Francia, caduto in una prevedibile minoranza, ha il sapore della cronaca di una morte annunciata. In questo scenario, Marine Le Pen ha parlato con tono solenne: per Emmanuel Macron lo scioglimento dell’Assemblea nazionale non sarebbe più un’opzione, bensì un obbligo. Una scossa politica, certo, ma anche un piccolo dramma per il mondo dell’informazione.
Un fornitore seriale di notizie da copertina
Perché diciamocelo: Macron non è stato soltanto un presidente, ma un generoso fornitore di materiale giornalistico. Una miniera inesauribile di titoli e spunti che, nel giro di pochi anni, ci ha regalato scene memorabili: dal pugno e dallo schiaffo subiti in pubblico, alle frasi surreali infilate in contesti solenni, fino alle contraddizioni che hanno spesso varcato la soglia della politica per sbarcare direttamente nella sua vita familiare.
E poi c’è la sua mania di protagonismo sul palcoscenico europeo: Macron ha amato calcare la scena nei conflitti e nelle crisi internazionali, sempre pronto a offrire dichiarazioni che oscillavano tra il visionario e il delirante. Ogni vertice, un monologo; ogni crisi, un’occasione per ricordare a tutti chi fosse il vero protagonista.
L’effetto Macron
La verita? Se non ci fosse stato lui, anche l’Italia avrebbe avuto vita più difficile nella sua ascesa all’autorevolezza europea. Tra una gaffe e un’uscita sopra le righe, Macron ha spesso fatto sembrare i nostri leader, per contrasto, più sobri e affidabili. Un paradossale regalo che a Roma non si aspettavano, ma che ha contribuito a ridefinire equilibri e percezioni.
Se davvero l’Assemblea nazionale dovesse sciogliersi, non cambierà soltanto la politica francese: cambierà anche la dieta quotidiana dei giornalisti. Perché, senza Macron, le redazioni rischiano di perdere quell’ironia involontaria e quel guizzo teatrale che hanno reso la cronaca francese più piccante.
Ci mancherai, Macron. Speriamo che il prossimo presidente sappia essere un degno erede mediatico: magari più produttivo e positivo per la Francia e per l’Europa, ma pur sempre con quel tocco unico di stile francese.
Dopotutto, senza di te la politica rischia di essere come una baguette senza crosta: pane, certo, ma priva di quella croccantezza che la rende davvero irresistibile.
Torna alle notizie in home