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Madri aggredite: tre casi nelle ultime ore

Tre episodi di figli che aggrediscono le madri per estorcere denaro

Tre, nelle ultime ore, gli episodi di maltrattamenti ed estorsioni accomunati dal fatto che le vittime sono donne e madri degli accusati dei reati.

Il primo si è consumato a Secondigliano, dove una donna si è recata al locale commissariato di polizia per denunciare il figlio che, ha dichiarato, le aveva chiesto soldi minacciandola con un martello e costringendola alla fuga. Tra l’altro non era la prima volta che accadeva: la vittima ha infatti raccontato che nei mesi scorsi il figlio l’aveva varie volte picchiata. Gli agenti hanno quindi individuato ed arrestato l’uomo.

Il secondo episodio è invece avvenuto a Castel Baronia (Avellino), dove i militari della locale stazione dei carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Benevento nei confronti di un ventisettenne. L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minacce, tentata estorsione ed estorsione. Stando a quanto ricostruito degli inquirenti nel corso delle indagini, l’indiziato minacciava e picchiava la madre per farsi consegnare denaro per comprare la droga ed in due casi l’avrebbe spinta facendola cadere e causandole lesioni e traumi.

L’ultimo capitolo di questa breve ed inquietante rassegna, riguarda un fatto accaduto ad Aversa, in provincia di Caserta, dove due fratelli di 33 e 36 anni sono stati arrestati per maltrattamenti nei confronti della madre, sottoposta a continue violenze e richieste di denaro. Anche in questo caso la motivazione che avrebbe spinto i due, indagati per maltrattamenti e lesioni personali, sarebbe stato l’acquisto di stupefacenti. Nei loro confronti è già stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

Le indagini, riferisce adnkronos, sono scattate a seguito della denuncia presentata a giugno dalla donna che, disperata, ha raccontato agli agenti le insistenti vessazioni a cui era sottoposta dai figli tossicodipendenti.

Tre, nelle ultime ore, gli episodi di maltrattamenti ed estorsioni accomunati dal fatto che le vittime sono donne e madri degli accusati dei reati.

Il primo si è consumato a Secondigliano, dove una donna si è recata al locale commissariato di polizia per denunciare il figlio che, ha dichiarato, le aveva chiesto soldi minacciandola con un martello e costringendola alla fuga. Tra l’altro non era la prima volta che accadeva: la vittima ha infatti raccontato che nei mesi scorsi il figlio l’aveva varie volte picchiata. Gli agenti hanno quindi individuato ed arrestato l’uomo.

Il secondo episodio è invece avvenuto a Castel Baronia (Avellino), dove i militari della locale stazione dei carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Benevento nei confronti di un ventisettenne. L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minacce, tentata estorsione ed estorsione. Stando a quanto ricostruito degli inquirenti nel corso delle indagini, l’indiziato minacciava e picchiava la madre per farsi consegnare denaro per comprare la droga ed in due casi l’avrebbe spinta facendola cadere e causandole lesioni e traumi.

L’ultimo capitolo di questa breve ed inquietante rassegna, riguarda un fatto accaduto ad Aversa, in provincia di Caserta, dove due fratelli di 33 e 36 anni sono stati arrestati per maltrattamenti nei confronti della madre, sottoposta a continue violenze e richieste di denaro. Anche in questo caso la motivazione che avrebbe spinto i due, indagati per maltrattamenti e lesioni personali, sarebbe stato l’acquisto di stupefacenti. Nei loro confronti è già stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

Le indagini, riferisce adnkronos, sono scattate a seguito della denuncia presentata a giugno dalla donna che, disperata, ha raccontato agli agenti le insistenti vessazioni a cui era sottoposta dai figli tossicodipendenti.

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