Maduro contro la CIA: “Basta colpi di stato”
Dopo le parole di Trump arriva la critica del presidente del Venezuela
Nicolas Maduro Interviene contro la CIA. Il presidente del Venezuela ha duramente criticato l’agenzia d’intelligence statunitense dopo che Donald Trump ha confermato di aver autorizzato la CIA a operare in territorio venezuelano per “reprimere i flussi illegali di migranti e droga”. Le parole di Trump hanno provocato una forte reazione a Caracas, dove il governo parla di “dichiarazioni bellicose e inaccettabili”.
L’appello di Maduro contro la CIA
Durante un evento televisivo del Consiglio Nazionale per la Sovranità e la Pace, Maduro ha lanciato un appello alla comunità internazionale, accusando l’agenzia americana di “portare avanti da decenni colpi di Stato in tutto il mondo”. “Per quanto tempo la CIA continuerà a portare avanti i suoi colpi di Stato? L’America Latina non li vuole, non ne ha bisogno e li ripudia”, ha dichiarato il leader venezuelano, ricordando i precedenti storici in Cile nel 1973 e le “guerre eterne fallite in Afghanistan, Iraq e Libia”.
Il ministero degli Esteri di Caracas, invece, ha diffuso una nota ufficiale nella quale condanna con fermezza le parole di Trump. Secondo il comunicato, la decisione di autorizzare operazioni della CIA in Venezuela rappresenta “una gravissima violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”. Il governo venezuelano invita la comunità internazionale a “denunciare le dichiarazioni smodate e inconcepibili del presidente degli Stati Uniti”, considerate come una minaccia diretta alla pace e alla stabilità della regione.
Il ‘No’ all’ingerenza straniera
Nel suo intervento, Maduro ha insistito sulla necessità di difendere la sovranità del Venezuela e ha ribadito il rifiuto di ogni forma di “ingerenza straniera”. “No al cambio di regime che ci ricorda tanto le tragedie del passato. No ai colpi di Stato compiuti dalla CIA, che ci ricordano i 30mila desaparecidos delle dittature latinoamericane”, ha detto. Infine, passando all’inglese, Maduro ha rivolto un messaggio diretto al popolo americano: “No alla guerra, sì alla pace, no alla guerra. Popolo degli Stati Uniti, per favore, per favore, per favore.”
Nuovo rischio escalation
Le tensioni tra Washington e Caracas tornano così ai massimi livelli. Mentre gli Stati Uniti giustificano le operazioni come parte della lotta contro il narcotraffico, il governo venezuelano le considera un pretesto per destabilizzare il Paese e favorire un cambio di regime. L’intervento di Maduro contro la CIA rilancia un tema ricorrente nella politica latinoamericana: la denuncia dell’interventismo statunitense e la rivendicazione della sovranità nazionale. Una battaglia che, nelle parole del presidente venezuelano, si traduce in un messaggio semplice ma diretto: “Sì alla pace, no alla guerra.”
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