Attualità

Maltempo paura al Nord: e c’è il giallo dei fondi Pnrr

di Eleonora Ciaffoloni -


Torna l’autunno, tornano le piogge e si tornano a contare i danni del maltempo. Parte del Centro-Nord da lunedì e quasi tutta la penisola da ieri, sono stati colpiti da venti e da importanti precipitazioni che, in più di un caso, hanno allagato i centri abitati e sommerso le campagne. È finita sott’acqua la Liguria, ma anche parte del Friuli e della Toscana. Non manca all’appello l’Emilia-Romagna che si è ritrovata a combattere con le stesse piogge che l’hanno messa in ginocchio a maggio.

E nonostante le vittime, nonostante milioni di euro di danni del maltempo e nonostante gli appelli di decine di migliaia di cittadini colpiti e delle amministrazioni locali di tutta Italia, quello del dissesto idrogeologico nel nostro Paese rimane un problema tra quelli trascurabili. Eppure, l’occasione per intervenire c’è (o c’era): il Pnrr. Nel piano si premette che l’Italia è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, con focus sulle zone costiere e le pianure alluvionali. Perché sarebbero oltre il 12% (dato 2017) degli italiani a vivere in aree classificate ad alta pericolosità per frane e allagamenti. E così nella Missione 2 del Pnrr una parte è stata dedicata alla messa in sicurezza del territorio intesa come mitigazione dei rischi idrogeologici per cui erano stati previsti fondi per circa 16 miliardi. Questi progetti però, sono stati vittime del definanziamento, con la promessa però, di voler attingere ad altri fondi. A provare a mettere una toppa il ministro per la Protezione Civile Musumeci che annuncia “Ottocento milioni alle Regioni per interventi contro il dissesto idrogeologico” che definisce “una preziosa opportunità che non possiamo perdere”. Ma forse è già stata persa.


Torna alle notizie in home