Mar Tirreno tra squali, meduse e pesci velenosi
Il Mar Tirreno è un mare ricco e affascinante. Sebbene vi abitino creature urticanti o velenose, la loro presenza non compromette la sicurezza dei bagnanti.
Il Mar Tirreno, che bagna le coste occidentali dell’Italia (dalla Liguria alla Calabria, comprese le isole come Sardegna, Elba e parte della Sicilia), è un mare più profondo e aperto rispetto l’Adriatico, con una biodiversità ancora più ampia. Ma cosa sappiamo davvero riguardo alla presenza di squali, meduse e pesci velenosi in queste acque?
Squali nel Mar Tirreno
Il Tirreno ospita diverse specie di squali, anche di dimensioni importanti, ma gli attacchi all’uomo sono eccezionali e praticamente inesistenti nei tempi recenti. Le specie più comuni sono:
- Squalo verdesca (Prionace glauca) – snello e bluastro, frequente al largo, ma schivo.
- Squalo mako (Isurus oxyrinchus) – veloce e potente, vive in acque profonde.
- Squalo bianco (Carcharodon carcharias) – presenza documentata in passato, ma molto rara.
- Squalo capopiatto (Hexanchus griseus) – profondo, notturno, innocuo.
Rischio per i bagnanti: Molto basso. Gli squali non si avvicinano alla costa e tendono a evitare l’uomo.
Meduse nel Mar Tirreno
Nel Tirreno le meduse sono presenti soprattutto d’estate, quando l’acqua è più calda. Le più comuni sono:
- Pelagia noctiluca – la più urticante, molto frequente anche di notte.
- Rhizostoma pulmo – grande, traslucida, urticazione leggera.
- Cotylorhiza tuberculata – la “medusa uovo fritto”, totalmente innocua.
- Caravella portoghese (Physalia physalis) – non è una vera medusa ma una colonia galleggiante estremamente urticante, avvistata occasionalmente nel Tirreno meridionale (Calabria, Sicilia occidentale), portata dalle correnti atlantiche.
Rischio: Variabile. Le punture sono generalmente dolorose ma non gravi, tranne nel caso della Caravella.
Pesci velenosi e scorpioni marini
Il Tirreno ospita numerosi pesci con spine velenose, spesso poco visibili e mimetici:
- Scorfano rosso (Scorpaena scrofa) – tra gli scogli, pungiglioni dolorosi.
- Tracina (Trachinus araneus) – fondali sabbiosi, spesso vicino alla riva.
- Razze (Dasyatis pastinaca e simili) – pungiglione velenoso nella coda.
- Pesce leone (Pterois miles) – specie aliena, avvistato nel Mediterraneo, potrebbe diffondersi anche nel Tirreno.
Rischio: Moderato. Le spine velenose possono provocare dolore acuto, gonfiore e, raramente, reazioni sistemiche.
Precauzioni utili
- Indossa scarpette da mare in acque basse o sabbiose.
- Evita il contatto con qualsiasi organismo galleggiante, specialmente se colorato o filiforme.
- In caso di puntura: lavare con acqua di mare, rimuovere eventuali spine e immergere in acqua calda (40–45°C) per 30-60 minuti.
Il Mar Tirreno è un mare ricco e affascinante. Sebbene vi abitino creature urticanti o velenose, la loro presenza non compromette la sicurezza dei bagnanti, purché si osservino comportamenti prudenti. Con consapevolezza e rispetto per l’ambiente marino, possiamo goderci le sue meraviglie senza timori inutili.
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