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Mar Tirreno tra squali, meduse e pesci velenosi

Il Mar Tirreno è un mare ricco e affascinante. Sebbene vi abitino creature urticanti o velenose, la loro presenza non compromette la sicurezza dei bagnanti.

di Gianluca Pascutti -


Il Mar Tirreno, che bagna le coste occidentali dell’Italia (dalla Liguria alla Calabria, comprese le isole come Sardegna, Elba e parte della Sicilia), è un mare più profondo e aperto rispetto l’Adriatico, con una biodiversità ancora più ampia. Ma cosa sappiamo davvero riguardo alla presenza di squali, meduse e pesci velenosi in queste acque?

Squali nel Mar Tirreno

Il Tirreno ospita diverse specie di squali, anche di dimensioni importanti, ma gli attacchi all’uomo sono eccezionali e praticamente inesistenti nei tempi recenti. Le specie più comuni sono:

  • Squalo verdesca (Prionace glauca) – snello e bluastro, frequente al largo, ma schivo.
  • Squalo mako (Isurus oxyrinchus) – veloce e potente, vive in acque profonde.
  • Squalo bianco (Carcharodon carcharias) – presenza documentata in passato, ma molto rara.
  • Squalo capopiatto (Hexanchus griseus) – profondo, notturno, innocuo.

Rischio per i bagnanti: Molto basso. Gli squali non si avvicinano alla costa e tendono a evitare l’uomo.

Meduse nel Mar Tirreno

Nel Tirreno le meduse sono presenti soprattutto d’estate, quando l’acqua è più calda. Le più comuni sono:

  • Pelagia noctiluca – la più urticante, molto frequente anche di notte.
  • Rhizostoma pulmo – grande, traslucida, urticazione leggera.
  • Cotylorhiza tuberculata – la “medusa uovo fritto”, totalmente innocua.
  • Caravella portoghese (Physalia physalis)non è una vera medusa ma una colonia galleggiante estremamente urticante, avvistata occasionalmente nel Tirreno meridionale (Calabria, Sicilia occidentale), portata dalle correnti atlantiche.

Rischio: Variabile. Le punture sono generalmente dolorose ma non gravi, tranne nel caso della Caravella.

Pesci velenosi e scorpioni marini

Il Tirreno ospita numerosi pesci con spine velenose, spesso poco visibili e mimetici:

  • Scorfano rosso (Scorpaena scrofa) – tra gli scogli, pungiglioni dolorosi.
  • Tracina (Trachinus araneus) – fondali sabbiosi, spesso vicino alla riva.
  • Razze (Dasyatis pastinaca e simili) – pungiglione velenoso nella coda.
  • Pesce leone (Pterois miles)specie aliena, avvistato nel Mediterraneo, potrebbe diffondersi anche nel Tirreno.

Rischio: Moderato. Le spine velenose possono provocare dolore acuto, gonfiore e, raramente, reazioni sistemiche.

Precauzioni utili

  • Indossa scarpette da mare in acque basse o sabbiose.
  • Evita il contatto con qualsiasi organismo galleggiante, specialmente se colorato o filiforme.
  • In caso di puntura: lavare con acqua di mare, rimuovere eventuali spine e immergere in acqua calda (40–45°C) per 30-60 minuti.

Il Mar Tirreno è un mare ricco e affascinante. Sebbene vi abitino creature urticanti o velenose, la loro presenza non compromette la sicurezza dei bagnanti, purché si osservino comportamenti prudenti. Con consapevolezza e rispetto per l’ambiente marino, possiamo goderci le sue meraviglie senza timori inutili.


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