Marocco: due turisti uccisi dalla guardia costiera algerina
Martedì scorso, in Marocco, due turisti in moto d’acqua sono stati uccisi dalla guardia costiera algerina. Bilal Kissi e Abdelali Merchouer, i due uomini entrambi di nazionalità franco-marocchina, erano insieme ad altre persone in moto d’acqua quando, per errore, al largo della località balneare di Saïdia sulla punta nord-orientale del Marocco, hanno superato il confine marittimo entrando in acque algerine. A quel punto sono stati raggiunti da una raffica di proiettili.
Un terzo uomo, Smail Snabe, anche lui franco-marocchino, sopravvissuto, è stato arrestato ed è comparso mercoledì davanti a un pubblico ministero che lo ha messo in custodia cautelare per sette giorni in una stazione di polizia a Port Say, secondo il sito web Le360. “Ci siamo persi ma siamo andati avanti fino a quando non ci siamo trovati in Algeria”, ha detto il fratello di Kissi al sito web marocchino Al Omk. “Sapevamo di essere in Algeria perché un gommone algerino nero è venuto verso di noi e gli uomini a bordo ci hanno sparato”, ha detto. “Grazie a Dio non sono stato colpito, ma hanno ucciso mio fratello e il mio amico. Hanno arrestato l’altro mio amico”, ha aggiunto.
Sulla spiaggia di Saidia, solo un piccolo molo indica il punto di separazione tra Marocco e Algeria. In passato la stampa algerina, prima che il regime la imbavagliasse, riportava spesso il caso di bagnanti che attraversavano a nuoto il punto di separazione tra i due Paesi, senza essere sorvegliati. L’incidente è avvenuto in un contesto di crescenti tensioni tra Algeria e Marocco, esacerbate dalla disputa di lunga data sul territorio del Sahara occidentale.
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