Marsiglia spezza il tabù, dopo 14 anni il PSG va ko al Vélodrome
Chevalier esce maldestramente e Aguerd, di testa, insacca e decide il “Classique”
Il Marsiglia torna a prendersi il palcoscenico del calcio francese, firmando un successo che resterà negli annali, l’OM ha battuto il Paris Saint-Germain nel “Classique” dopo ben 14 anni di digiuno. A decidere il confronto è stato Nayef Aguerd, difensore marocchino arrivato in estate dal West Ham, capace di sbloccare la partita già al 5’ minuto. Un episodio che ha indirizzato il match e messo in evidenza le difficoltà del portiere parigino Lucas Chevalier, autore di un’uscita a vuoto che resterà nella memoria come una delle papere più pesanti della stagione.
Una vigilia movimentata
Il match non era partito sotto i migliori auspici: Marsiglia-PSG era infatti in calendario il 22 settembre, ma il maltempo ha costretto a un rinvio di 24 ore. Una coincidenza particolare, visto che la nuova data è andata a sovrapporsi alla cerimonia del Pallone d’Oro 2025. Proprio in quella serata Ousmane Dembélé, stella parigina, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, ma non ha potuto guidare i suoi compagni al Vélodrome a causa di un infortunio. La sua assenza, alla fine, ha pesato come un macigno.
L’episodio chiave
Il momento simbolo arriva presto: calcio piazzato per l’OM, Chevalier esce maldestramente e Aguerd, di testa, insacca. È la rete che decide il “Classique” e che riaccende l’entusiasmo del popolo marsigliese. Da quel momento il PSG, pur padrone del possesso palla, non riesce a concretizzare. Troppo sterile la manovra offensiva, troppo compatta la retroguardia guidata da Aguerd e compagni.
Un De Zerbi furioso, ma vincente
Roberto De Zerbi, tecnico dell’OM, ha vissuto una serata intensa: alla fine dei 90 minuti è stato espulso per proteste, ma può comunque sorridere. Il suo Marsiglia non solo ha fermato il dominio parigino, ma ha anche riscritto una pagina di storia: dal 2011 i tifosi non vedevano una vittoria casalinga in “Le Classique”.
La fine di un incubo
Il fischio finale sancisce la liberazione. Per i marsigliesi è la fine di un’astinenza durata 14 anni, per il PSG una brusca frenata in un momento che sembrava poter essere trionfale. Marsiglia si gode così una notte indimenticabile: una partita che non ha regalato goleade o spettacolo pirotecnico, ma che ha il sapore della rivincita e del riscatto.
La rivincita silenziosa di Donnarumma
Mentre a Marsiglia esplodeva la festa, in Italia qualcuno avrà sorriso amaramente. Gianluigi Donnarumma, dopo le critiche e i rapporti incrinati con l’ambiente parigino, ha seguito da lontano l’ennesimo scivolone del PSG. Non c’è bisogno di proclami: la “papera” di Lucas Chevalier ha ricordato a molti quanto fosse ingeneroso il trattamento riservato al portiere campione d’Europa.
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