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Medvedev lo provoca, Trump schiera 2 sottomarini nucleari

Il presidente degli Stati Uniti ha definito l'ex presidente russo "un fallito"

di Redazione -


Al calor bianco il confronto Usa-Russia dopo un alterco a distanza tra Medvedev e il presidente Usa. Negli ultimi giorni Donald Trump lo aveva accelerato restringendo a una dozzina di giorni la scadenza precedente di 50 giorni indicata a Mosca per cessare il conflitto in Ucraina.

La provocazione di Medvedev

Dmitry Medvedev, ex presidente russo e ora vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ha fatto dichiarazioni considerate provocatorie da Donald Trump.

In particolare, Medvedev ha evocato missili atomici dell’ex Unione Sovietica e ha fatto riferimento alla “mano morta” (Dead Hand), un sistema automatico sovietico di risposta nucleare in caso di un attacco che elimini la leadership russa.

Medvedev ha anche ammonito Trump sui rischi di escalation e ha criticato le politiche americane, accusandolo di aver scatenato una nuova guerra e sostenendo che più Paesi potrebbero fornire armi nucleari all’Iran.

La risposta immediata di Trump

Trump ha risposto subito su Truth, la sua piattaforma social, definendo Medvedev un ex presidente “fallito” che si crede ancora presidente. E lo ha ammonito di stare attento a quello che dice, perché sta entrando in un territorio “molto pericoloso”.

Di seguito, ha ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari “nelle regioni appropriate” come risposta concreta alle dichiarazioni “insensate e provocatorie” di Medvedev, sottolineando che le parole possono avere conseguenze gravi e sperando che non si arrivi a tensioni indesiderate.

I sottomarini Usa

Gli Stati Uniti dispongono di circa 75-80 sottomarini nucleari. Tra questi, 14 sottomarini lanciamissili balistici, della classe Ohio, ognuno con capacità di lanciare 24 missili balistici Trident II; 4 sottomarini nucleari da crociera convertiti dalla classe Ohio e capaci di trasportare fino a 154 missili Tomahawk; oltre 60 sottomarini nucleari d’attacco classi Virginia, Seawolf e Los Angeles.

La US Navy mantiene una vasta presenza nel mondo, circa 35 sottomarini sono assegnati alla Flotta del Pacifico, operando in aree strategiche come l’Oceano Pacifico, con basi a Pearl Harbor, San Diego e Guam.

La loro operatività si estende generalmente nelle acque profonde oceaniche e in regioni strategiche vicino ad avversari o alleati, per garantire deterrenza e capacità di risposta rapida ovunque nel mondo.


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