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MELONI-FEDRIGA, PNRR SI CAMBIA

di Ivano Tolettini -


Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, era tra i partecipanti dell’Incontro convocato dalla Meloni sul Pnrr in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni.

Presidente, qual è la sua prima impressione dopo questo vertice inaugurale su uno dei principali argomenti che attendono il governo?
Assolutamente positiva per l’impostazione che la premier ha voluto dare a questa cabina di regia. An che il clima era sereno, costruttivo e propositivo. Insomma, sono ottimista per il proseguio.

E di quale impostazione si tratta?
La Meloni ha riferito con chiarezza e lo ha sottolineato più volte che questa cabina di regia si riunirà in maniera costante e continuativa e soprattutto che coinvolgerà i vari ministeri, le Regioni, le Province e i Comuni. Si tratta di una importante novità e di un cambio di rotta perché questa metodologia era mancata con il governo Conte 2 ma non era stata sufficiente, anche se era stata sicuramente migliorata, neppure con il governo Draghi.

C’è stata l’occasione per entrare nel dettaglio del Pnrr?
No, è stato un vertice di carattere introduttivo, panoramico, organizzativo e non tecnico. Dei singoli aspetti cominceremo a parlare fin dalla prossima riunione quando, tra l’altro, saranno sentiti i vari ministeri su ogni singolo tema.

Beh, avrete parlato delle criticità con cui il Pnrr dovrà fare i conti…
Certamente, sono temi ormai all’ordine del giorno e non certamente da oggi. E mi riferisco in particolare all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. Questo presupporrà anche un rafforzamento della capacità amministrativa nel senso che le regioni potranno reclutare personale anche a tempo determinato. Si tratta di un passaggio importante perché allo stato attuale, ad esempio, le Regioni non possono vedere e dunque analizzare le azioni del Pnrr e quindi chiederne le eventuali modifiche per apportare eventuali, nuovi interventi.

Presidente, la Lega ha due ministri chiave come l’Economia e le Infrastrutture. Quali potrebbero essere a suo avviso le ricadute positive per il Friuli Venezia Giulia ma in generale per il Nord Est.
Per risponderle devo fare una precisazione cui tengo.

Prego.
Voglio dire che personalmente ho sempre avuto un rapporto costruttivo con qualsiasi ministro con cui dovevo confrontarmi. E questo perché al di là della mia appartenenza politica io sono un rappresentante delle istituzioni e come tale devo agire.

Detto questo, quali sono le priorità e le possibilità di intervento del Pnrr?
“Sicuramente una delle priorità è rappresentata dalla Terza corsie sulla quale la Regione ha già anticipato risorse per circa 70 milioni. Va anche detto che anche con i precedenti governi il rapporto era costruttivo, ma l’avvicendamento dei tanti ministri non ha favorito l’efficienza e l’efficacia necessarie”.

Questo anticipo di 70 milioni da cosa è stato motivato?
Come dicevo i problemi di ritardi dovuti appunto alle turbolenze dei governi ci ha suggerito di pagare anticipatamente il passaggio da Avutovi venete alla Società Alto adriatico.
È già stato messo a calendario il prossimo vertice di questa cabina di regia?
Credo avverrà a breve, forse già la prossima settimana con il via a incontri bilaterali.


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