Esteri

Mentre Biden va in Asia, Pechino mette insieme i Brics. E assorbe il gas russo

Mentre Biden svolge il suo viaggio in Asia per mettere insieme i tasselli di una strategia anti cinese nell’Indo Pacifico, la Cina non sta a guardare.

di Alessio Postiglione -


In primis, mette insieme un asse “Brics” a sostegno di una geopolitica multipolare. Prosegue, infine, nella sua strategia di penetrazione nel Sud America, per ribattere colpo su colpo a Washington. Il presidente cinese Xi Jinping, infatti, nel corso della riunione dei ministri degli Esteri Brics, cioè Brasile, Russia, India e Sudafrica, ha infatti invitato queste nuove potenze a rifiutare la contrapposizione per blocchi contrapposti, invitando le altre capitali a “costruire una comunità globale di sicurezza per tutti”. “La missione storica della comunità internazionale di perseguire la solidarietà e la cooperazione vantaggiosa per tutti rimane invariata”. Per questo, i paesi Brics dovrebbero “intraprendere azioni concrete per promuovere la pace e lo sviluppo, sostenere equità e giustizia, democrazia e libertà”. Xi ha quindi ammonito “contro i tentativi di cercare la propria sicurezza a spese degli altri”, che creano “solo nuove tensioni e rischi, come hanno dimostrato sia la storia che la realtà”. “I Paesi Brics devono rafforzare la reciproca fiducia politica e la cooperazione in materia di sicurezza e mantenere una stretta comunicazione e uno stretto coordinamento sulle principali questioni internazionali e regionali – ha aggiunto il leader cinese – devono soddisfare i reciproci interessi fondamentali e le principali preoccupazioni e rispettare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo reciproci”. Parallelamente, Pechino ha lanciato mercoledì una manifestazione online incentrata sul commercio con i Paesi sudamericani, nel tentativo di rafforzare ulteriormente la cooperazione economica regionale. Oltre 600 imprese provenienti da Cina e Sud America hanno partecipato all’evento online. La fiera online di sette giorni ha attratto molti paesi sudamericani tra cui Argentina, Brasile, Perù e Cile. Il commercio di Pechino con il Sud America nel 2021 ha superato i 29,72 miliardi di dollari, il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Dunque, Pechino cerca di proiettarsi in questa scacchiera, per controbilanciare la presenza americana nell’Indo Pacifico. In concomitanza con il viaggio di Biden, Pechino ha anche programmato esercitazioni militari nel Mar Cinese meridionale. Come ulteriore elemento di disturbo verso Biden, la Cina sta sostituendo l’Europa nell’assorbire energia russa. L’impennata dei prezzi seguita all’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina ha infatti aumentato il valore degli acquisti di combustibili minerali da parte della Cina, compreso il carbone, a 6,42 miliardi di dollari, pari al 72% dell’import proveniente da Mosca. A disturbare ulteriormente la politica delle sanzioni contro Mosca, d’altronde, sono giunte le parole del vice primo ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed Al Thani, in un’intervista a ‘Handelsblatt’, che ha dichiarato: “Vogliamo mantenere le nostre relazioni con gli Stati Uniti e l’Europa, ma allo stesso tempo avere un rapporto equilibrato con Cina, Russia e gli altri”. Dunque, l’eventuale rinuncia del gas russo da parte occidentale non comporterà che il Qatar sposti le quote destinate alla Cina verso la Ue o che pratichi una politica che risulti ostile sia a Pechino che Mosca.


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