Esteri

MESCHINI

di Ernesto Ferrante -


Nuova ondata di raid russi sull’Ucraina. Esplosioni sono state registrate a Kiev e nelle regioni di Khmelnytskyi, Krivoy Rog, Nikolaev, Ternopil, Dnipropetrovsk, Ivano-Frankivsk, Vinnytsia, Zhytomyr, Odessa e Lutsk, nella regione della Volinia, confinante con la Polonia e la Bielorussia.
Nella capitale una nuvola di fumo nero si è alzata non lontano dalla stazione ferroviaria centrale. La compagnia dell’energia elettrica ucraina Ukrenegro ha introdotto black out di emergenza in undici regioni del Paese in cui erano stati superati i limiti di consumo introdotti per arginare le conseguenze dei bombardamenti di Mosca contro le infrastrutture energetiche.
Pesante scambio di accuse tra Ucraina e Russia per il missile che ha colpito un edificio residenziale a Dnipro. Secondo il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, è stata colpa dei russi. Per questi ultimi, invece, le responsabilità sono tutte della difesa antiaerea avversaria.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, per aver deciso di fornire alle sue forze i carri armati da combattimento Challenger 2. “Il sostegno sempre forte del Regno Unito ora è impenetrabile e pronto per le sfide. In un colloquio con il primo ministro, Rishi Sunak, l’ho ringraziato per le decisioni che non solo ci rafforzeranno sul campo di battaglia, ma invieranno anche il segnale giusto ad altri partner”, ha twittato Zelensky.

Nel corso di un’intervista alla televisione polacca Tvp, l’ex comico ha confessato di aspettarsi il sostegno ricevuto “dai partner del triangolo di Lublino” e dagli “amici baltici”, ma si è detto deluso da alcuni Stati dell’Unione europea, rivelatisi “meschini”.“Hanno cambiato posizione solo dopo averci visto difendere il nostro Paese, nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto superare e il prezzo che abbiamo dovuto pagare con il sangue. Sicuramente ricorderete quanto successo a Mariupol e nel Donbass – ha aggiunto – È stato solo dopo queste battaglie che anche questi Paesi hanno deciso di guardare verso di noi e non hanno più esitato, hanno scelto l’Ucraina e non la Russia. Alla fine hanno scelto di rappresentare i valori in cui questi Paesi affermavano pubblicamente di credere e intendo, naturalmente, i valori dell’Unione europea”. La Turchia è pronta a promuovere “cessate il fuoco locali” in Ucraina data la difficoltà di raggiungere un accordo di pace. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin. “Nessuna delle due parti è in grado di vincere la guerra militarmente”, ha affermato Kalin.

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