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Metaverso flop! Zuckerberg taglia altri 10mila posti di lavoro

di Adolfo Spezzaferro -


Non si arresta la crisi per i giganti dell’online, che spesso hanno fatto il passo più lungo della gamba. In un’e-mail ai dipendenti, Mark Zuckerberg ha affermato che Meta dovrà tagliare 10mila posti di lavoro nei prossimi mesi, prendendo di mira il cosiddetto middle management, e che altri 5mila ruoli rimarranno vacanti. I tagli seguono un abbattimento di 11mila posti di lavoro annunciato a novembre dall’azienda che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp. “Sarà dura e non c’è modo di evitarlo. Significherà dire addio a colleghi talentuosi e appassionati che hanno contribuito al nostro successo”, ha affermato Zuckerberg.

Le prime vittime saranno nel dipartimento di reclutamento di Meta. La società pone ufficialmente fine alla corsa alle assunzioni iniziata quando i cosiddetti big tech hanno intensificato le operazioni per soddisfare l’elevata domanda durante la pandemia di coronavirus. Nei mesi successivi, saranno interessati anche i reparti tecnologici e aziendali. A gennaio, il Ceo di Meta ha avvertito che sarebbe arrivato un periodo di austerità quando ha detto agli analisti che “il tema di gestione dell’azienda per il 2023 è l’anno dell’efficienza” e che si sarebbe concentrato sul rendere l’azienda “un’organizzazione più forte e più agile”.

Meta ha attraversato un anno difficile nel 2022 a causa di un clima economico inasprito, che ha costretto gli inserzionisti a ridurre il marketing e le modifiche alla privacy dei dati di Apple, che hanno ridotto il margine di manovra per la personalizzazione degli annunci. La società è anche sotto pressione per la grande scommessa sul metaverso, il mondo della realtà virtuale che secondo Meta sarà la prossima frontiera online. I problemi dello scorso anno hanno fatto scendere il prezzo delle azioni della società di ben due terzi in 12 mesi, ma il titolo si è ripreso nel 2023, con gli investitori soddisfatti dall’impegno di Zuckerberg di gestire un’azienda più snella. Il prezzo delle azioni di Meta è salito di un ulteriore 5% dopo l’annuncio degli ultimi tagli di posti di lavoro.
A tagliare i posti di lavoro non è solo Met, ma l’intero settore dell’industria tecnologica, che ha licenziato oltre 280mila lavoratori dall’inizio del 2022, di cui circa il 40 per cento solamente quest’anno. In questi mesi abbiamo assistito ai licenziamenti da parte di Amazon (10mila persone), di Google (12mila persone) e di Microsoft (10mila persone). Per non parlare delle difficoltà di Twitter, dove circa la metà dei dipendenti è stato mandato via dal nuovo proprietario Elon Musk.

Nel caso di Meta, se i licenziamenti di novembre avevano colpito il 13 per cento della forza lavoro dell’intera azienda, con questi nuovi tagli arriviamo a circa un quarto del totale dei dipendenti mandati via da Menlo Park. Una mossa che dovrebbe ridurre i costi di circa cinque miliardi di dollari e che Zuckerberg ha definito come necessario per trasformare il 2023 nell’anno “dell’efficienza” dopo un anno, il 2022, in cui il marchio ha perso il 70 per cento del suo lavoro. Più che la concorrenza di TikTok, che ha fatto crollare le entrate pubblicitarie, i tagli sono dovuti al fallimento del progetto di realizzazione del metaverso. Settore che ha accumulato perdite per 24 miliardi di dollari. E che ora si è riposizionato sui progetti basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGpt.

Ai dipendenti, inoltre, viene richiesto di lavorare in ufficio almeno tre giorni a settimana, alla luce della maggior produttività riscontrata nelle analisi interne. Il tutto rientra in un contesto di rallentamento della crescita della compagnia, in linea con la tendenza del settore, che costringe Meta a fare i conti con uno scenario in cui la situazione rimanga invariata. L’annuncio dei tagli sembra essere stato accolto positivamente dai mercati, con il titolo di Facebook che ha guadagnato circa il 5 per cento.

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