Politica

Mezza cosa di sinistra: Schlein “No alle armi col Pnrr”

di Eleonora Ciaffoloni -

ELLY SCHLEIN - SEGRETARIA PD


“No alle armi”, è dire una cosa di sinistra, citando il grande Nanni Moretti. Ma sarebbe stato troppo chiedere a Elly Schlein di dire una cosa (intera) di sinistra. E così ne ha detta mezza: “No alle armi (con Pnrr)”.

“Non possiamo accettare che i fondi destinati al Pnrr vengano destinati alla produzione di armi”. A dirlo è la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che, finalmente, si schiera a (mezza) sinistra su un tema divisivo come quello degli armamenti – di fianco ai discussi fondi per la ripresa post pandemia – destinati alla fornitura dell’esercito ucraino.

Dopo la sonora sconfitta alle amministrative, inanellata alle altre tornate di voto non proprio favorevoli al Pd, la leader dei dem sta forse togliendo la testa da sotto la sabbia, iniziando a fare una opposizione al governo su quei temi che potrebbero fare da bandiera ai dem.

La segretaria è intervenuta con una diretta sul proprio profilo Instagram, rivolgendosi a followers ed elettori, attaccando il governo per la gestione dei fondi del Pnrr: “Il governo sta rallentando l’attuazione, mettendo in difficoltà i Comuni e rischiando di farci perdere un’occasione storica. Non possiamo accettare che i fondi vengano sottratti a finalità previste andando in un’altra direzione. Togliere i fondi dai nidi per metterli sulla produzione di armamenti per noi non è accettabile, il Pd ha presentato emendamenti al Parlamento europeo su questo tema”.

E sulla guerra però, la linea rimane quella del sostegno al Paese invaso, l’Ucraina, ritornando sulla posizione favorevole all’invio di armi (riallontanandosi dalla sinistra): “il Pd ha due punti fermi: non abbiamo dubbi sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo necessario per la difesa, così come siamo favorevoli all’avanzamento di una difesa comune europea”. Tuttavia, ha sottolineato (e via di nuovo a mezza sinistra), “non è accettabile usare le risorse del Pnrr per produrre munizioni e armamenti”.

Non si fa mancare poi, altri attacchi al governo, anzi a una destra che viene accusata di “politicizzazione”. “In Parlamento la destra ha affossato una mozione del Pd sul caro affitti che chiedeva di assicurare gli impegni del Pnrr per avere più alloggi pubblici per studentesse e studenti, prima cosa grave. Poi viene pure fuori con una interrogazione contro l’Emilia Romagna, diffondendo fake news in un bieco tentativo di politicizzare la ricostruzione”, ha proseguito.

Forse l’ennesimo ko sul ring delle elezioni ha risvegliato quel lato più dem, che si oppone alla maggioranza che corre in Parlamento e alle urne. Ma per ora, la virata a sinistra, è solo a metà.


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