Mezzogiorno di asfalto
Il problema del Sud è il traffico. No, non è una citazione estensiva da Johnny Stecchino. È solo la fotografia di una situazione che ormai è fin troppo nota a chi ne mastichi, almeno un pochino, di logistica e di trasporti. Il Mezzogiorno è tagliato fuori dalle grandi vie di collegamento con l’Europa. E ciò pesa, tantissimo, sulle chance di rilancio e reindustrializzazione del territorio. Per queste ragioni, uno degli obiettivi primari del Piano nazionale di ripresa e resilienza è quello di rafforzare le infrastrutture del Sud. Il ponte sullo Stretto di Messina non è, né può essere, l’unico progetto possibile. Ma può diventare il simbolo di una stagione nuova per il Mezzogiorno. Ne è convinto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, che ha preso parte, al forum su trasporti e logistica organizzato a Napoli dall’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili. “I fondi del Pnrr, riservati per il 40 per cento al Sud, sono una risorsa imperdibile per il riequilibrio delle zone ancora svantaggiate del Paese. C’è la necessità di avere tempi adeguati e più flessibili, occorre chiedere all’Europa ragionevolezza per non perdere quest’occasione storica per l’Italia e per il Sud. Sono previsti investimenti necessari per tanti settori strategici ed è un’occasione che l’Italia non perderà, che richiede anche il sostegno dei professionisti, affinché le strutture possano reggere il flusso di risorse ingenti”.
Alle parole di Gasparri, si aggiungono quelle di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, che ha spiegato: “Il Pnrr è fondamentale per rilanciare il Sud. Infrastrutture, logistica e servizi sono determinanti per ridurre il gap con il resto del Paese. In questa fase molto delicata il confronto con i professionisti va proprio in questa direzione. Ci sono ancora dei piccoli ritardi in fase di programmazione per sfruttare al massimo queste opportunità. Il governo è già al lavoro per trovare le soluzioni giuste”. Il padrone di casa, Eraldo Turi – presidente dell’Ordine dei dottori commerciali e degli esperti contabili di Napoli – crede fortemente alla possibilità di sottrarre il Sud dall’irrilevanza tramite gli investimenti nell’ambito infrastrutturale (e non) legato a trasporti e logistica. E, pertanto, ha affermato: “I fondi del Pnrr rappresentano per il Paese un’ottima via d’uscita per il superamento della crisi economica e infrastrutturale in quanto sono stanziati importi pari a 25, 4 miliardi”. Turi si mette a disposizione delle istituzioni :“Più volte i commercialisti hanno offerto la totale disponibilità professionale agli enti pubblici per aiutare a realizzare gli obiettivi. E’ previsto uno stanziamento destinato alle amministrazioni locali di 3 miliardi di euro per ammodernare l’intero sistema logistico dei trasporti e passare dalla gomma all’elettrico, a tal proposito abbiamo avuto incontri perché questi fondi possono rappresentare un’ottima via d’uscita”. A proposito di infrastrutture, c’è un’importante novità per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha reso noto che è stato bollinato il decreto Ponte. Il dicastero, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, esulta: “Una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare”. E dunque: “Significativo l’aspetto economico: il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il Reddito di Cittadinanza ha avuto un impatto per lo Stato di 25 mld”.
Alle parole di Gasparri, si aggiungono quelle di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, che ha spiegato: “Il Pnrr è fondamentale per rilanciare il Sud. Infrastrutture, logistica e servizi sono determinanti per ridurre il gap con il resto del Paese. In questa fase molto delicata il confronto con i professionisti va proprio in questa direzione. Ci sono ancora dei piccoli ritardi in fase di programmazione per sfruttare al massimo queste opportunità. Il governo è già al lavoro per trovare le soluzioni giuste”. Il padrone di casa, Eraldo Turi – presidente dell’Ordine dei dottori commerciali e degli esperti contabili di Napoli – crede fortemente alla possibilità di sottrarre il Sud dall’irrilevanza tramite gli investimenti nell’ambito infrastrutturale (e non) legato a trasporti e logistica. E, pertanto, ha affermato: “I fondi del Pnrr rappresentano per il Paese un’ottima via d’uscita per il superamento della crisi economica e infrastrutturale in quanto sono stanziati importi pari a 25, 4 miliardi”. Turi si mette a disposizione delle istituzioni :“Più volte i commercialisti hanno offerto la totale disponibilità professionale agli enti pubblici per aiutare a realizzare gli obiettivi. E’ previsto uno stanziamento destinato alle amministrazioni locali di 3 miliardi di euro per ammodernare l’intero sistema logistico dei trasporti e passare dalla gomma all’elettrico, a tal proposito abbiamo avuto incontri perché questi fondi possono rappresentare un’ottima via d’uscita”. A proposito di infrastrutture, c’è un’importante novità per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha reso noto che è stato bollinato il decreto Ponte. Il dicastero, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, esulta: “Una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare”. E dunque: “Significativo l’aspetto economico: il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il Reddito di Cittadinanza ha avuto un impatto per lo Stato di 25 mld”.
Torna alle notizie in home