Montana, sparatoria in un bar: almeno quattro morti
La comunità di Anaconda, nel Montana, è sconvolta da una brutale sparatoria. Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Giustizia dello Stato, almeno quattro persone sono state uccise dopo che un uomo ha aperto il fuoco all’interno di un bar della cittadina.
Sparatoria nel montana: il presunto autore un ex militare armato e in fuga
Il sospettato è Michael Paul Brown, un ex soldato di 45 anni, considerato estremamente pericoloso e ancora in fuga. Brown, secondo le autorità, viveva proprio accanto al bar teatro della strage. Dopo la sparatoria, è riuscito a dileguarsi, eludendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Secondo le prime ricostruzioni, la sua abitazione è stata circondata e poi sgomberata da una squadra SWAT, ma del sospetto nessuna traccia. Sarebbe stato avvistato l’ultima volta nella zona di Stump Town, un’area boschiva situata a ovest di Anaconda.
“Si ritiene sia ancora armato”, ha dichiarato un portavoce della polizia.
“Stiamo battendo palmo a palmo le aree circostanti.”
Anaconda: una cittadina tranquilla scossa dalla violenza
La sparatoria è avvenuta in una delle cittadine più tranquille del Montana, Anaconda, che conta poco meno di 9.000 abitanti. Situata a circa 120 chilometri a sud-est di Missoula, Anaconda è incastonata in una valle montana, ed è nota per il suo passato industriale legato all’estrazione del rame, risalente alla fine dell’Ottocento. “Un fatto del genere qui non è mai successo”, ha dichiarato un residente alla stampa locale. “Ci conosciamo tutti in paese. È come se ci avessero colpito al cuore.”
Montana, la dinamica della sparatoria: colpi esplosi nel bar, vittime senza scampo
Secondo le informazioni preliminari, Michael Brown avrebbe fatto irruzione nel locale nella tarda serata, aprendo il fuoco contro alcune persone all’interno del bar. I motivi del gesto restano ignoti. Le vittime sarebbero clienti abituali del locale, ma i loro nomi non sono ancora stati resi noti, in attesa dell’identificazione formale e dell’informazione alle famiglie. Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia e per comprendere se il gesto sia stato premeditato o scatenato da un evento immediato, come una lite o un alterco.
La caccia all’uomo: massima allerta nella zona
Brown è considerato altamente addestrato per via del suo passato militare. La polizia locale, supportata da forze federali, ha intensificato i controlli nella regione, istituendo posti di blocco e volando droni e elicotteri sull’area di Stump Town. Alle comunità circostanti è stato chiesto di rimanere in casa e segnalare qualsiasi movimento sospetto. “Stiamo facendo tutto il possibile per catturarlo prima che possa colpire ancora,” ha dichiarato lo sceriffo della contea.
La tragedia di Anaconda si inserisce in un contesto nazionale sempre più preoccupante. Pochi giorni fa, una sparatoria nel cuore di New York ha provocato cinque morti, compreso l’assalitore. In quel caso, l’uomo voleva colpire la NFL, la Lega nazionale di football americano. L’ondata di violenza armata continua a scuotere gli Stati Uniti, dove il tema delle armi da fuoco è da anni al centro del dibattito politico e sociale.
La speranza è che questa ennesima tragedia possa riaccendere il dibattito sulla sicurezza e sul controllo delle armi, ma per ora, Anaconda è solo una delle tante piccole comunità americane costrette a fare i conti con un incubo diventato realtà.
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