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Attualità

Montserrat: mille anni della regola di San Benedetto

di Cinzia Rolli -


Quest’anno si celebrano i mille anni  dalla fondazione dell’abbazia di Montserrat. L’abbazia, situata a circa cinquanta chilometri da Barcellona e visitata da milioni di pellegrini è lo stendardo dei valori morali dei benedettini, valori che hanno contribuito alla costruzione della Comunità europea.

E così a Roma fino al 14 ottobre è possibile visitare presso il Palazzo della Cancelleria

La mostra gratuita intitolata: “ Montserrat: una contribuzione benedettina nella costruzione dell’Europa”. La regola di San Benedetto “Ora et Labora”  viene in qualche modo ampliata e trasformata divenendo “Ora, Lege, Labora, Rege te Ipsum in Communitate”. La parte finale della regola così riscritta riguarda la conoscenza di se stessi per meglio interagire con la comunità e apportare in modo positivo il proprio contributo.

La mostra si avvale della tecnologia per far comprendere meglio la storia del monastero che è anche santuario della Madonna di Montserrat, patrona della Catalogna

Idea davvero sorprendente e accattivante quella che ci propone una conversazione immaginaria tra San Benedetto di Norcia, patrono d’Europa, l’abate Manel Gash, attuale abate di Montserrat e un ipotetico e futuro abate del 3025 tramite ologrammi. La conversazione verte sulla ricerca di Dio quale fonte di felicità e benessere. Nella seconda area della mostra invece sono selezionati dodici personaggi in qualche modo legati al santuario. Tra questi troviamo anche figure di spicco come quelle di  San Giovanni Paolo II, Gaudi’, San Ignazio di Loyola, Goethe e Alexander Fleming. Dopo alcune informazioni storiche  sulla fondazione dei monasteri nella Catalogna durante il Medioevo, sul senso della vocazione, sul significato della regola benedettina e l’organizzazione interna quotidiana del monastero, si arriva in uno spazio che consente al grande pubblico di vivere una vera e propria visita all’interno di Montserrat. Ciò è possibile attraverso la tecnologia immersiva. Tramite dei visori di ultima generazione il visitatore può viaggiare all’interno e all’esterno dell’abbazia, sorvolando i giardini per esempio oppure entrando nel refettorio. Esperienza davvero coinvolgente. Una mostra che ben si colloca all’interno dei festeggiamenti per il Giubileo.


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