Morte mamma e bimba di 2 anni investite nell’attentato di Monaco
Non ce l’hanno fatta la bimba di due anni e sua madre 37enne, rimaste gravemente ferite nell’attacco con un’auto avvenuto giovedì a Monaco di Baviera. Lo ha reso noto ieri sera la polizia locale, fendendo più tragico il bilancio del più grave episodio di violenza accaduto a pochi giorni dal voto. “Purtroppo oggi dobbiamo confermare la morte della bimba di due anni e della madre di 37 anni”, ha dichiarato all’Afp il portavoce della polizia, Ludwig Waldinger.
Si è trattato del quinto di una serie di attacchi che hanno coinvolto immigrati negli ultimi nove mesi, portando l’immigrazione al centro della campagna per le elezioni tedesche del 23 febbraio.
Dopo l’attentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz si era recato sulla scena del fatto, deponendo una rosa e chiedendo che pene severe fossero applicate all’autore del gesto. “Cose come queste non dovrebbero accadere”, aveva detto. “Chiunque faccia qualcosa del genere deve aspettarsi le punizioni più severe”, aveva affermato, ribadendo che “chiunque non abbia diritto di residenza deve lasciare il Paese al termine della pena”.
Secondo gli investigatori l’attentatore di Monaco, un cittadino afghano di 24 anni, Farhad N, aveva agito per motivi religiosi e, dopo i fatti – si era fermato solo quando gli agenti avevano esploso dei colpi all’indirizzo del veicolo che guidava – aveva gridato “Allah Akbar”, “Dio è grande”, rivolto alle forze dell’ordine che lo avevano arrestato. Al momento, però, non esistono elementi di indagine che confermino che l’uomo fosse inserito in una rete radicale e nemmeno che qualcuno dei suoi conoscenti fosse stato messo al corrente delle sue intenzioni prima dell’attentato.
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