Cronaca

Addio a Paul Baccaglini, ex Iena ed ex presidente del Palermo Calcio

L'italo-americano scompare a 41 anni. L'ipotesi è quella di un gesto volontario

di Redazione -


È morto all’età di 41 anni Paul Baccaglini, italo-americano noto al grande pubblico come ex inviato de Le Iene e per la sua breve esperienza da presidente del Palermo Calcio nel 2017. Il suo corpo senza vita è stato trovato ieri mattina dalla compagna nella casa di Segrate, alle porte di Milano. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un gesto volontario. La notizia della scomparsa è stata confermata anche dalla trasmissione che lo aveva lanciato in televisione: “Ciao Paul. Martedì mattina è venuto a mancare Paul Baccaglini, un nostro inviato che ha fatto parte della squadra de Le Iene qualche anno fa. Abbracciamo forte tutta la sua famiglia”, si legge in un post diffuso sui canali ufficiali del programma.

Le origini e la passione per lo sport

Nato a Chicago nel 1983 e cresciuto a Pittsburgh, Paul Baccaglini si era trasferito in Italia da bambino, a Padova, dove viveva la madre di origini italiane. Appassionato di sport, aveva intrapreso una promettente carriera da cestista, arrivando a giocare in Serie C1. Il basket, tuttavia, fu solo una parentesi: lasciato lo sport, Paul iniziò a guardare al mondo della comunicazione e dello spettacolo.

La carriera da “Iena”

Il suo esordio fu in radio: prima a Radio Padova, poi a RTL 102.5, dove rimase per quasi tre anni. Da lì il salto in televisione con Le Iene, il programma cult di Italia 1 che lo rese popolare. Con il suo stile ironico e pungente, Paul Baccaglini si specializzò in interviste semiserie a personaggi del mondo politico, conquistando il pubblico giovane e imponendosi come uno dei volti più riconoscibili della trasmissione. La sua vita privata finì spesso sulle pagine dei giornali: per otto anni fu legato sentimentalmente a Thais Wiggers, ex Velina di Striscia la Notizia.

Il sogno Palermo

Archiviata l’esperienza televisiva, Baccaglini cambiò radicalmente percorso, avvicinandosi al mondo della finanza. Si reinventò come trader e fondatore di fondi d’investimento, attraverso i quali maturò l’ambizione di entrare nel calcio. Nel 2017 divenne protagonista di una delle vicende più chiacchierate del pallone italiano: con il sostegno di un fondo di investimento, presentò un piano per rilevare il Palermo Calcio, all’epoca in Serie A. Il 6 marzo di quell’anno fu presentato ufficialmente alla stampa come nuovo presidente del club, dopo aver siglato un precontratto con l’allora patron Maurizio Zamparini. Il 19 aprile assunse formalmente la presidenza, illustrando progetti ambiziosi per il futuro della società rosanero. Tuttavia, il sogno durò pochi mesi: a luglio 2017, Zamparini rifiutò la sua offerta di acquisto giudicandola priva di garanzie sufficienti. Il progetto naufragò e Paul Baccaglini si ritirò dalla scena calcistica, lasciando un ricordo controverso tra i tifosi.

Un addio che lascia sgomento

La notizia della sua morte ha suscitato dolore e incredulità, sia tra i colleghi televisivi sia nel mondo del calcio. Per molti, Paul Baccaglini resterà una figura atipica: un uomo che ha attraversato mondi diversi – dallo sport alla TV, dalla finanza al calcio – con entusiasmo e spirito di sfida. Oggi, il ricordo che emerge è quello di una personalità poliedrica, capace di reinventarsi più volte, ma anche di un uomo segnato da fragilità profonde. La sua scomparsa a soli 41 anni lascia dietro di sé un senso di smarrimento e un vuoto difficile da colmare.


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