Esteri

Morto giornalista francese durante attacco russo a Severodonetsk

Si tratta di Frederic Lecler Imhoff. A darne conferma il presidente Macron

di Adolfo Spezzaferro -


Un giornalista francese, Frederic Lecler Imhoff, è rimasto ucciso durante un attacco delle forze armate russe vicino a Severodonetsk. A denunciarlo è stato Serhiy Haidai, governatore dell’oblast di Lugansk. Il giornalista stava seguendo le operazioni di evacuazione dei civili della regione. Lavorava come videogiornalista per la rete francese Bfmtv. “Oggi il nostro veicolo blindato per l’evacuazione stava per prelevare dieci persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge dei proiettili hanno perforato l’auto, un giornalista francese accreditato è stato ferito mortalmente al collo. Stava raccogliendo materiale sull’evacuazione”, ha scritto Haidai su Telegram, aggiungendo che “un poliziotto di pattuglia si è salvato perché indossava un elmetto”.

Il presidente francese Emmanuel Macron conferma la notizia della morte del giornalista presentando le proprie condoglianze “alla famiglia, alle persone care e ai colleghi di Frédéric Leclerc Imhoff, che si trovava in Ucraina per mostrare la realtà della guerra”. Macron poi ribadisce il “sostegno incondizionato della Francia a quanti, nel teatro delle operazioni, assicurano la difficile missione di informare”. Intanto prosegue l’avanzata russa per la conquista di Severodontetsk, accerchiata e bombardata da giorni.

Dall’inizio del conflitto, i giornalisti uccisi in Ucraina – secondo fonti citate da Kiev – sarebbero 29, di cu sette in servizio. Lo riporta l’agenzia Ukrinform, citando un monitoraggio dell’Istituto dei mass media ucraino. Al 24 maggio, data dell’ultima rilevazione, i giornalisti rimasti feriti sono nove e almeno 15 quelli scomparsi.  Dal canto suo, invece, la Russia ha denunciato al Consiglio di sicurezza Onu che le autorità di Kiev non stanno facendo niente sul fronte delle indagini sull’uccisione da parte delle forze ucraine di numerosi giornalisti, di varie nazionalità, nel corso degli ultimi anni in Donbass.


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