Esteri

Mosca minaccia Londra

di Ernesto Ferrante -


Conseguenze “imprevedibili e pericolose” per il Regno Unito, a causa delle sue “azioni aggressive”. Le ha prospettate il ministero degli Esteri russo all’ambasciatrice britannica, Deborah Bronnert, per il presunto coinvolgimento di “specialisti britannici” nell’attacco con i droni contro la flotta russa in Crimea.

“L’iniziativa ha voluto sottolineare che tali azioni aggressive da parte britannica minacciano di aggravare la situazione e potrebbero portare a conseguenze imprevedibili e pericolose”, ha affermato il ministero. Londra continua a negare di essere coinvolta. Putin ritiene che gli inglesi siano anche dietro gli attacchi ai gasdotti Nord Stream.

I Paesi del G7 sono intenzionati ad impedire alla Russia di “affamare” e “far morire di freddo” gli ucraini quest’inverno. Lo ha assicurato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, aprendo i lavori della riunione a Munster dei colleghi del gruppo. “Non permetteremo che la brutalità di questa guerra porti alla morte di massa di anziani e bambini, giovani o famiglie nei prossimi mesi invernali”, ha dichiarato Baerbock.

Le forze russe che controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia cercheranno presto di “collegare le linee di comunicazione della centrale alla Crimea e alle aree occupate di Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia”. Lo sostiene Energoatom, l’operatore statale ucraino che gestisce le centrali nucleari del Paese, secondo cui il raid russo di mercoledì sulle ultime due linee ad alta tensione che collegano l’impianto alla rete ucraina, è stato “un altro tentativo” di renderlo “una parte del sistema energetico russo”.

Dopo l’attacco, la centrale è entrata in modalità di blackout totale ed è stato necessario azionare tutti i 20 generatori diesel, la cui autonomia è di 15 giorni.

Le interruzioni forzate della fornitura di energia elettrica, “daranno un impulso deciso alla natalità del Paese”. Ne è convinto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, che ha esposto tale tesi nell’intervista all’emittente spagnola Cadena Ser.

“Penso che, probabilmente, il tasso di natalità in Ucraina aumenterà a causa di questi blackout perché le persone devono stare a casa al buio. Quindi, questo è il momento migliore per fare l’amore e godersi la vita. E parlo sul serio”, ha detto Kuleba.

Anche la Bulgaria si appresta ad inviare armi all’Ucraina. E’ una svolta “bellicista” per il parlamento di Sofia, che sette mesi fa aveva deciso di fornire solo materiali per la ricostruzione delle aree colpite. Contrari solo il partito “Rinascita” e quello socialista.

La Bulgaria, Paese membro della Nato ma con profondi legami culturali ed economici con la Russia, era uno dei due Paesi dell’Unione Europea che non avevano ancora inviato armi a Kiev dall’inizio dell’operazione speciale. L’Ungheria, ad oggi, è l’unico Paese a non essersi “allineato”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente indonesiano Joko Widodo, che il 15 e 16 novembre ospiterà a Bali il vertice del G20. In un tweet Zelensky ha scritto di aver discusso dell’importanza “di continuare l’iniziativa del grano”, rivendicando per l’Ucraina il ruolo di “garante della sicurezza alimentare globale”.


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