Ambiente

Nasce la Rete dei Comuni dell’Acqua

di Redazione -


Ora può nascere la Rete dei Comuni dell’Acqua. La proposta nasce a corollario del recente Protocollo d’Intesa Anbi-Anci per la manutenzione del territorio, lanciata dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e subito raccolta dal presidente di Anbi.

Francesco Vincenzi, presidente Anbi, commenta: “L’idea arriva a corredo di un percorso di collaborazione che, ribadito dall’accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, vede i Consorzi di bonifica sempre più impegnati in ambito urbano a fianco delle amministrazioni locali, da quelle più piccole fino ai grandi centri: sono ormai un migliaio le intese in un Paese, dove si continuano a cementificare o abbandonare mediamente 16 ettari di terreno al giorno – evidenzia Vincenzi – Il network avrà lo scopo di riannodare il rapporto fra comunità e corpi idrici, annichilito dall’urbanizzazione, che ha spesso marginalizzato la cultura dell’acqua. In anni recenti, però, è cambiata la sensibilità diffusa e le buone pratiche vedono protagonisti proprio i Consorzi di bonifica; le esperienze dei Navigli a Milano e del fiume Arno a Firenze, restituiti alla funzione pubblica, sono esempi da disseminare lungo lo Stivale”.

“La prossima occasione di collaborazione – aggiunge Massimo Gargano, direttore generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue – sarà in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione che, quest’anno, avrà proprio per tema ‘Anbi 100: dalla Bonifica storica ai Comuni dell’Acqua’, a sancire un antico impegno a servizio del territorio; primo obiettivo degli eventi, che interesseranno l’intera Penisola dal 14 al 22 maggio prossimi, sarà la promozione della fruizione sociale dei corsi d’acqua, ad iniziare dall’utilizzo ciclopedonale degli argini. Stiamo vivendo una fase storica, caratterizzata dalle emergenze pandemica e bellica, che assieme a quella climatica, evidenziano il ruolo centrale e multifunzionale delle risorse idriche. Ecco, quindi, la proposta dei Comuni dell’Acqua: d’altronde, se non ora, quando?”.


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