Sarà un Natale mesto e buio per gli abitanti di Kiev. Nelle case la corrente sarà razionata e gli alberi saranno privi di luminarie, come ha sottolineato Sergey Kovalenko, alla guida di Yasno, che fornisce elettricità alla capitale. L’illusione del ritorno alla normalità è durata poco.
La società per l’energia elettrica ucraina Dtek ha annunciato la ripresa delle interruzioni di emergenza. “Si sta facendo tutto il possibile per garantire l’elettricità a ciascun utente per 2-3 ore due volte al giorno. I programmi di blackout per la stabilizzazione non funzionano”, ha reso noto Dtek, citata da Unian. “Non appena riusciremo a riequilibrare la situazione, si legge in una nota, torneremo al piano a orari”. Continuano, intanto, i raid russi. Quello sferrato durante la notte scorsa ha centrato un punto di distribuzione del gas nel distretto di Zaporizhzhia, causando un incendio. Ad annunciarlo su Telegram, nelle prime ore di ieri, è stato Oleksandr Starukh, capo dell’Amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia. “In uno degli insediamenti del distretto di Zaporizhzhia, un punto di distribuzione del gas è stato danneggiato a seguito dell’esplosione di un razzo, probabilmente un S-300, che ha causato un incendio. Fortunatamente, non ci sono feriti”, ha scritto Starukh. E’ di almeno una vittima e un ferito il bilancio dell’attacco delle forze armate di Putin su Kherson. Il governatore regionale Yaroslav Yanushevych, ha spiegato su Telegram che sono stati “bersagliati” diversi palazzi residenziali e infrastrutture mediche. Secondo le autorità locali sono state crivellate le mura del museo d’arte regionale della città. Lo riporta il sito ‘Ukrinform’, citando un post del primo vice presidente del Consiglio regionale di Kherson, Yuriy Sobolevskyi. Un adolescente è morto a Bilopillia, nella regione di Sumy, nel nord dell’Ucraina, dove è stato colpito un ospedale. A denunciarlo è stato il vice capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Kyrylo Tymoshenko. “Le forze russe, ha riferito, stanno colpendo la regione di Sumy al confine con colpi di mortaio e di artiglieria”. Scintille tra Medvedev e Stoltenberg. “Se, come ha lasciato intendere Soltenberg, la Nato rifornirà i fanatici di Kiev con i sistemi di difesa aerea Patriot così come con personale dell’Alleanza, ha avvertito il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, saranno immediatamente considerati come obiettivi legittimi delle nostre forze armate”. “Spero che il messaggio sia chiaro per gli impotenti della Nato”, ha aggiunto l’ex presidente. “Il piano di approvvigionamento della difesa della Russia per il 2023 crescerà del 50%”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, spiegando che “ciò contribuirà a garantire che le unità e le formazioni di allerta costante siano fornite al 97% di armamenti e attrezzature militari”. Nel 2023, ha concluso il ministro, la Russia porrà particolare attenzione alla costruzione di infrastrutture per “forze nucleari strategiche”.
