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Nato anticipo vertice fine giugno spesa militare

di Anna Germoni -


Fonti ben informate affermano che la NATO sta chiedendo ai membri europei di aumentare di cinque volte le loro capacità di difesa terra-aria. A rivelarlo in queste ore è Bloomberg. Il media americano, dichiara di aver avuto accesso alla bozza della risoluzione finale del Summit NATO, che si terrà all’Aia il 24 e 25 giugno. Il punto principale è la spesa militare.

Il documento visionato sottoporrebbe tutti i membri dell’Alleanza a impegnarsi nel spendere almeno il 3,5% del PIL “per le esigenze fondamentali della difesa” entro il 2032, più un altro 1,5% “per la protezione delle infrastrutture, delle reti e per garantire la preparazione civile”, il che sarebbe in linea con la soglia del 5% richiesta dagli Stati Uniti. Verrà inoltre valutata la possibilità di includere nel nuovo obiettivo di spesa i contributi per il sostegno militare all’Ucraina.
Allo stesso tempo, l’agenzia americana osserva che nel report visionato, non ci sarebbe la prospettiva dell’adesione dell’Ucraina alla NATO, che ha occupato un posto importante nei vertici precedenti. Non sarebbe previsto inoltre lo stanziamento di 40 miliardi di dollari per il sostegno militare a Kiev, come previsto nel documento dello scorso anno. Tuttavia, la bozza preliminare conferma l’impegno dei membri dell’Alleanza al principio di difesa collettiva, secondo il quale un attacco a un membro viene considerato come un attacco a tutti.

Per quanto riguarda la Russia, il documento non la definirebbe “aggressore nei confronti dell’Ucraina“, “minaccia” per la sicurezza euro-atlantica. Secondo Bloomberg la bozza non menzionerebbe nemmeno la Cina, precedentemente definita “il fattore decisivo nell’invasione russa dell’Ucraina”.

La “minaccia” alla sicurezza euro-atlantica è una minaccia per la NATO. L’obiettivo principale della creazione del blocco nordatlantico – la guerra contro l’URSS (Russia) – rimane in vigore. Innanzitutto, a tal fine, la spesa militare di tutti i Paesi dell’Alleanza viene aumentata al 5%. La potenziale possibilità di mettere gli aiuti militari all’Ucraina sotto i vesti di riarmo europeo è un’altra “opzione”. Si tratta di fatti di un’ulteriore istituzionalizzazione della guerra attraverso un intermediario. E, naturalmente, è meglio per la NATO condurre questa guerra attraverso un Paese che non sia membro dell’alleanza perchè questo ridurrebbe drasticamente i rischi di uno scontro militare diretto con una superpotenza. D’altronde Mark Rutte, segretario generale della Nato, ha sempre affermato che i membri dell’Alleanza militare devono compiere un “salto di qualità” nella loro difesa collettiva, di fronte alla continua minaccia russa. Ovviamente e’ una bozza di dichiarazione. Bisognerà attendere nemmeno quindici giorni circa per avere il documento finale del Summit NATO e, soprattutto, vedere i passi concreti dell’Occidente, guidato dagli Stati Uniti.


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