Cronaca

Nuovo naufragio al largo di Lampedusa, 21 dispersi

di Redazione -


Al largo della costa di Lampedusa si è verificato un nuovo naufragio a causa delle avverse condizioni meteo. Un’imbarcazione con a bordo 28 persone di origine siriana e sudanese salpato dalla Libia si è ribaltato dopo appena un giorno di navigazione, quindi presumibilmente mentre si trovava ancora fuori dalle acque territoriali italiane, a una distanza di circa 10 miglia nautiche. Individuati e localizzati dai militari della Guardia costiera i migranti sono stati raggiunti e soccorsi, ma solo in sette sono stati tratti in salvo. Ventuno di loro, tra i quali, a quanto pare, anche tre bambini, allo stato risultano quindi ancora dispersi, mentre gli altri occupanti del natante sono stati traferito su una motovedetta e trasportati presso l’hotspot di contrada Imbriacola dove, dopo aver ricevuto assistenza, hanno raccontato l’accaduto agli agenti di Polizia della squadra mobile della questura di Agrigento che presidiano la struttura. Secondo le prime ricostruzioni, la partenza dalle coste libiche sarebbe avvenuta nel pomeriggio di domenica scorsa e il naufragio si sarebbe invece verificato all’indomani con il precipitare delle condizioni atmosferiche. Prima che scattasse l’allarme sarebbero, dunque, trascorsi circa tre giorni che i migranti avrebbero passato alla deriva in condizioni estremamente critiche, praticamente aggrappati al barchino capovolto e in balia del mare. Quasi in contemporanea, anche un’altra imbarcazione che sarebbe salpata dal medesimo porto libico dell’altra è stata intercettata da una motovedetta della Guardia costiera italiana. A bordo della piccola barca di solamente circa sei metri di lunghezza sono state recuperate 19 persone di nazionalità egiziana, libica, siriana e sudanese che hanno dichiarato ai soccorritori di aver sborsato la somma di cinquemila euro per garantirsi la traversata in direzione dell’Italia. Nel frattempo, continuano le operazioni di ricerca dei ventuno dispersi sia con unità navali che aeree e con la collaborazione dei centri di soccorso di Malta e Tunisia.


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