Cultura & Spettacolo

Nei panni della Ferragni. Autopsia di una passerella tutta da rifare (in finale)

di Redazione -

Chiara Ferragni adnkronos


di LORENZA SEBASTIANI

Buona la prima, pericolo scampato. La prima puntata dell’avventura sanremese di Chiara Ferragni è andata. E ora ha il tempo per assestare il tiro, in vista della finale di sabato 11 febbraio. L’influencer più influencer che c’è ha superato la prova ‘conduzione’ mettendo le mani avanti fin dall’inizio e suscitando così clemenza e simpatia nel pubblico. Da inizio settimana ha rilasciato dichiarazioni del tipo ‘guardate, che non è il mio mestiere’, ‘cercherò di essere me stessa’, ‘darò il massimo’. Sembrava dovesse essere una partenza in punta di piedi, invece ha usato il palco dell’Ariston per trasmettere messaggi sociali non da poco. Il fatto è che, ahilei, lo ha fatto piuttosto maldestramente. Perché la platea di un profilo Instagram è parecchio lontana da quella della tv generalista.

Partiamo dagli abiti, il suo campionato. Il primo elemento di discussione sui social è la cappa con la celebre frase ricamata Pensati libera, tratta da un’opera di cicatrici.nere, street artist e tatuatore bolognese (poco c’entra il duo artistico Claire Fontaine, citato dalla Ferragni). L’autore emiliano ha presto rivendicato via Instagram la paternità della frase in questione, con la dicitura ‘Artivismo, non merce’, taggando Ferragni e relativo team creativo. “Pensati libera”, quindi, ma non di rubacchiare opere senza citare l’autore. Ma il punto è un altro, cioè che la verità spesso si nasconde in superficie. È facile ‘pensarsi libere’ quando si hanno i miliardi. I soldi non comprano la felicità, ma possono comprare mille altre cose, libertà in primis. Quindi l’invettiva morale della Ferragni sul “pensarci libere” ricorda le promesse di paradiso del catechismo. Gli altri outfit sono rimasti sul filo della discutibilità, compreso l’abito peplo con cuciti sopra tutti gli insulti che le hanno rivolto i suoi pessimi haters. Frasi spregevoli del tipo ‘ma sei una mamma escort?’ o ‘a breve un porno..’. Il web non è di certo un ambiente rispettoso, ma indossare un abito del genere significa dare spazio a frasi che meriterebbero solo l’oblio. Poi è arrivato il momento più complesso, quello del nude look più patetico della storia della tv. Un abito in stile finto nudo che ha fatto tremare i polsi a Moige, Codacons e forse anche a Poste Italiane. Il suo post dedicato a tale outfit cita tali parole “il vestito in tulle color carne riproduce con un ricamo trompe l’oeil il corpo di Chiara al naturale e liberato da quella vergogna che hanno sempre imposto a tutte, a partire da Eva, la prima donna della storia indotta a provare vergogna”. Ma la vergogna non è per forza da abolire o da legare sempre a un senso di colpa. Perché etichettare il pudore come un pesante fardello e non come il legittimo tentativo di mantenere un briciolo di intimità per sé? L’ultimo vestito, unico degno, è stato l’ultimo, definito via social dal suo team “La Gabbia”. Una tuta di jersey ricamata di strass intrappolata in una gonna di tulle, che prendeva ispirazione dall’opera di Jana Sterbak. “Questo abito rappresenta la speranza di rompere le convenzioni imposte dal patriarcato”, citava un altro post di Ferragni. Infatti l’influencer ha simbolicamente chiuso la serata solo con la tuta indosso, libera dal patriarcato. Ma il punto clou è stato il monologo, una lettera che l’influencer ha scritto a “Chiara bambina”. E qui, si salvi chi può. Tanto che a fine discorso Amadeus ha delicatamente sottolineato il fatto che fosse tutta opera della sua coconduttrice, che in gergo tecnico vuol dire ‘nessuno dei nostri autori ha colpe su ciò che avete appena ascoltato’. Insomma, bene o male, la Ferragni è riuscita nel suo intento, ossia portarsi a casa la serata. Ma è riuscita anche, in termini di buongusto, a farci rimpiangere la farfallina di Belen. Da una che è diventata famosa per insegnare look agli altri, ci potevamo aspettare qualcosa di meglio. Però qualche colpo di genio c’è stato. Uno è stato il taglio di capelli studiato per l’occasione e preservato fino all’ultimo. Persino un selfie con Morandi, pubblicato un’ora prima della diretta, non mostra tracce di quel cambio look. Alla conferenza mattutina ha partecipato con coda lunga e alta, per poi comparire la sera con i capelli alle spalle.

Altro colpo di genio, l’apertura del nuovo profilo Instagram di Amadeus in diretta, con cellulare alla mano, che in 5 minuti ha subito raccattato centinaia di migliaia di followers e continua tuttora a crescere senza freno. Sì, perché la Ferragni quando fa la Ferragni è imbattibile. Chiara, pensati libera. Ma non di ‘voler fare tutto’, ma di avere la lucidità di capire cosa ti riesca davvero.


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