L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

Nel cuore di Napoli “Oltre l’Ombra dei Colori” di Carlo Morriello

di Livia Vargas -


Il 23 ottobre la Sala Rari della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele di Napoli, in Piazza del Plebiscito, ha ospitato la presentazione del romanzo “Oltre l’ombra dei colori” di Carlo Morriello, pubblicato da Bookabook Milano. Un evento in cui i lettori hanno potuto conoscere da vicino l’autore e immergersi nel suo mondo narrativo. Non è la prima presentazione del romanzo in città, ma sicuramente la più suggestiva, nel luogo iconico per eccellenza in cui qualsiasi scrittore vorrebbe raccontare il suo lavoro: la terza biblioteca in Italia per patrimonio di volumi (quasi due milioni), divenuta Reale Biblioteca di Napoli e aperta al pubblico già dal 1804. Ancor più significativa per Morriello, visto che il romanzo d’esordio è ambientato nella Napoli ottocentesca, che il palazzo reale rappresenta. Un viaggio nel viaggio, aiutati dall’atmosfera delle sale e dalla personalità del protagonista del libro Michele Castaldo, giovane pittore alle prese con un incarico prestigioso e misteri irrisolti, che si svelerà al pubblico attraverso una selezione di letture estrapolate dal testo e gli interventi dell’autore, che racconta: “Avevo da sempre desiderato scrivere un romanzo ambientato nella ‘mia’ Napoli e che potesse, altresì, affrontare un tema a me caro: scoprire la propria natura, la propria realtà interiore e, pur tra mille difficoltà, perseguire i propri sogni e progetti da realizzare. Negli anni avevo dato vita a diversi progetti narrativi utilizzando tutti questi ingredienti”.

Quando ha iniziato a prendere forma “Oltre l’ombra dei colori”?
“Una sera, non ricordo di preciso cosa stessi facendo, affiorò in me l’immagine di un personaggio. Non riuscivo a vederlo in volto, sembrava il personaggio di un’altra epoca, lontana e vicina al tempo stesso. Ho dovuto scavare tanto dentro di me per afferrare letteralmente il significato di quell’immagine e alla fine mi ha ispirato uno dei personaggi principali del romanzo. Sembra strano, ma la storia è andata in un primo tempo costruendosi intorno a un personaggio che non era il protagonista; tuttavia, mi ha poi ‘rivelato’ il protagonista, l’obiettivo di questi, i sogni, i progetti, la sfida che la vita gli poneva davanti e che lo avrebbe ‘portato’ là dove non si sarebbe mai immaginato andare. Ho sentito dire che la vita ha più fantasia di noi: ecco, il protagonista, Michele Castaldo, pittore di professione, cerca di progettare la sua vita e i suoi obiettivi, ma la vita stessa gli mescola le carte e ha per lui in serbo qualcosa che farà saltare il banco di tutti i suoi obiettivi perché altrove, dopo che egli ha preso consapevolezza di sé stesso, c’è qualcosa ad attenderlo”.

Come definisce il suo romanzo?
“Nel mio lavoro confluiscono diversi generi da quello storico al romanzo di formazione, da quello noir al mystery. Lo hanno definito un thriller psicologico, ma mi piace come lo ha definito un lettore ‘giallo colorato di rosso’, ovvero una vicenda che può ricondursi al genere giallo, che si affianca e si mescola a una storia d’amore, declinato in varie forme. E in effetti nel libro l’amore ha un ruolo importante nella vicenda dei sui personaggi”.

Volendo sintetizzare la trama ci dia qualche elemento.
“E’ un viaggio tra arte, psicologia e storia napoletana, con un forte tema di ricerca interiore e riscoperta di sé, dove il protagonista ha appena perso sua madre, quando riceve un incarico importante: dipingere un affresco nel monastero di Santa Chiara in sole tre settimane. Questo lavoro lo porterà a scoprire segreti del passato e a vivere eventi sorprendenti. Con l’aiuto delle persone a lui care e il ritorno di un amore del passato, riuscirà a capire meglio sé stesso e a superare momenti difficili. Ma il romanzo è anche un viaggio nella Napoli misteriosa, dove il sacro e il profano si mescolano tra vicoli e segreti”.


Torna alle notizie in home