Primo Piano

NEL NOME DEL GAS

di Adolfo Spezzaferro -

GIORGIA MELONI PREMIRE BENJAMIN NETANYAHU PREMIER ISRAELIANO


Israele intende accelerare le esportazioni di gas in Europa attraverso l’Italia. È questa la buona notizia, in sostanza, emersa dall’incontro a Palazzo Chigi del premier israeliano Benjamin Netanyahu con la premier Giorgia Meloni. “L’Italia vuole essere un hub dell’energia verso l’Europa e noi la pensiamo allo stesso modo”, ha detto Netanyahu nel corso di una conferenza congiunta al termine di un pranzo ufficiale a Palazzo Chigi. Il capo del governo israeliano ha citato la partecipazione di Eni nei progetti gasiferi offshore dello Stato ebraico. “Riteniamo di poter portare la collaborazione (tra Italia e Israele nel settore energetico) a un livello superiore”, ha aggiunto Netanyahu. Il primo ministro ha dichiarato di essere rimasto “molto colpito dalla visione e dalla leadership” della premier Meloni. Il premier israeliano ha espresso apprezzamento per la volontà mostrata dalla parte italiana di “portare le relazioni tra Italia e Israele ancora più avanti”.

La Meloni ha espresso la “necessità di un nuovo incontro intergovernativo tra Italia e Israele” osservando che un incontro di questo tipo non “si tiene dal 2013” e il prossimo dovrebbe essere ospitato in Israele. “Vorremmo organizzarlo quanto prima”, ha aggiunto. Israele rappresenta per l’Italia una nazione amica e un partner fondamentale a livello globale, ha detto ancora Meloni sottolineando il rafforzamento delle “relazioni bilaterali”, ma, a partire da queste, “crediamo che possiamo fare nei prossimi mesi molto di più, soprattutto nei settori più innovativi”. Il presidente del Consiglio ha affermato di aver discusso con l’omologo israeliano anche della “tecnologia applicata all’agricoltura” anche alla luce della crisi idrica che sta affrontando l’Italia. “Israele ha fatto un lavoro straordinario, trasformando una possibile debolezza in un grande punto di forza, questo è uno dei tanti settori su cui la cooperazione può aumentare”, ha dichiarato Meloni.
C’è spazio per una “enorme collaborazione” tra Israele e Italia, ha detto ancora Netanyahu. “Quella tra Italia e Israele è un’amicizia di lunga data che credo stia per assumere una dimensione ancora maggiore”, ha detto il capo del governo di Israele.
In merito alla stabilità nel Medio Oriente, la Meloni ha affermato il pieno sostegno dell’Italia “al processo di normalizzazione” delle relazioni tra Israele e i Paesi arabi. “Siamo pronti a sostenere ogni iniziativa volta a favorire la ripresa di un processo politico tra Israele e Palestina”, ha aggiunto la premier. Ricordando l’amicizia “che viene da lontano” con Israele. “Sono molte le cose che ci legano. E molti i piani che possono beneficiare di un nostro rapporto diretto, pragmatico, schietto, ma di amicizia”. La Meloni è stata tra i primi a esprimere solidarietà e vicinanza al governo e al popolo israeliano per il drammatico attentato di giovedì sera a Tel Aviv (mentre nello Stato ebraico vanno avanti da due mesi delle pesanti proteste contro la riforma della giustizia).
Il governo italiano è “molto impegnato” nel contrasto all’antisemitismo, “abbiamo nominato un referente del governo che si occupa di questo tema”, ha aggiunto Meloni, ricordando la piena adesione dell’Italia alla definizione dell’antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (International Holocaust Remembrance Alliance, Ihra).“Sono molto contenta della presenza del premier Netanyahu qui e sono convinta che sia il primo di tanti altri incontri”, ha concluso Meloni.
Durante il bilaterale è emersa infatti la necessità di un nuovo incontro intergovernativo tra Italia e Israele. “Non se ne tiene uno dal 2013, il prossimo – ha detto Meloni – dovrebbe svolgersi in Israele e vorremmo organizzarlo quanto prima”. Riflettori accesi sulla situazione regionale e il sostegno italiano al processo di normalizzazione dei rapporti tra Israele e alcuni paesi arabi.
Tra i temi trattati anche la cooperazione economica e tecnologica. “Israele sul piano della tecnologia è una nazione che ha fatto dei percorsi straordinari. Per questo vogliamo accrescere il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi. Come l’intelligenza artificiale, la cibernetica, la cybersicurezza e la tecnologia applicata all’agricoltura”, ha detto la Meloni. Settore in cui lo Stato ebraico eccelle, soprattutto sul fronte della gestione dell’acqua. Una competenza fondamentale per risolvere il problema italiano della siccità.


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