Nella Puglia al voto c’è acqua solo fino a gennaio
La Regione ha proclamato lo stato di emergenza, l'invaso di Occhito prossimo al suo volume morto
In una combo Gigi Lobuono (centrodestra) a sinistra e Antonio Decaro (centrosinistra) a destra
In Puglia “l’estate infinita” significa rubinetti a secco: l’acqua che manca è entrata prepotentemente nella campagna elettorale delle Regionali.
In Puglia manca l’acqua
Ciò, a poco più di due settimane dal voto che sancirà il via del “dopo Emiliano”. “Il Mezzogiorno – denuncia l’Anbi – sta sprofondando in una crisi idrica senza precedenti con le residue scorte d’acqua che vanno rapidamente esaurendosi e con le sorgenti l minimo. Dopo aver compromesso la produzione agricola, ora è condizionato anche il servizio potabile, costringendo ad erogare minori quantitativi d’acqua ai cittadini”.
L’invaso di Occhito vicino al suo volume morto
La crisi maggiore, nella provincia di Foggia. Nonostante i rilasci idrici centellinati, i bacini si stanno inesorabilmente svuotando. A meno di provvidenziali piogge, l’invaso di Occhito toccherà il volume morto nella prossima settimana – mancano solo 1 milione e 792mila metri cubi – con il conseguente stop ai prelievi, se non a fini emergenziali.
Decaro vs Lo Buono
In questo scenario, la Regione che attende il suo nuovo governatore – il centrosinistra dà per scontata la vittoria di Antonio Decaro, il centrodestra ha affidato la sfida a Luigi Lobuono – ha proclamato lo stato di emergenza, mentre l’Acquedotto Pugliese si è affidato alle campagne social.
Il favorito ex sindaco di Bari punta innanzitutto ad ottenere fondi per 158 milioni di euro utili al collegamento idrico con l’invaso del Liscione in Molise.
Un proposito insufficiente, in una regione dove c’è acqua solo fino a gennaio. Una corsa quasi impossibile contro il tempo.
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