Netanyahu ha mentito: a Gaza si muore di fame
La Gran Bretagna potrebbe riconoscere lo Stato palestinese
Nella Striscia di Gaza è in atto la “carestia”. Lo scrive l’Ipc (Integrated Food Security Phase Classification), una iniziativa che vede tra i suoi partner organizzazioni dell’Onu come l’Unicef e il Programma Alimentare Mondiale. Il conflitto e gli sfollamenti si sono “intensificati” e l’accesso al cibo e ad altri beni e servizi essenziali è “precipitato a livelli senza precedenti”.
I dati dell’Ipc su Gaza inchiodano i negazionisti
Prove “sempre più numerose”, continua l’Ipc, dimostrano che “la fame, la malnutrizione e le malattie diffuse stanno causando un aumento dei decessi per fame”. Gli ultimi dati, che smentiscono ancora una volta il premier israeliano Benjamin Netanyahu, indicano che “sono state raggiunte le soglie di carestia” per il consumo di cibo nella maggior parte della Striscia di Gaza e per la “malnutrizione acuta” a Gaza City. Oltre “20mila bambini” sono stati ricoverati per malnutrizione acuta tra aprile e metà luglio, di cui “oltre 3mila gravemente malnutriti”. Gli ospedali hanno segnalato “un rapido aumento dei decessi per fame tra i bambini di età inferiore ai cinque anni, con almeno 16 decessi segnalati dal 17 luglio”.
Sa’ar all’attacco
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha definito una “campagna distorta” quella in atto a livello internazionale per un cessate il fuoco nella guerra nella Striscia di Gaza e il riconoscimento di uno Stato palestinese. Sa’ar ha dichiarato ai giornalisti che la fine del conflitto da parte di Tel Aviv, mentre Hamas è ancora al potere a Gaza, sarebbe una “tragedia sia per gli israeliani che per i palestinesi”.
Nell’esecutivo israeliano si fa largo la follia dell’annessione
Lo Stato ebraico inizierebbe ad annettere aree della Striscia di Gaza se da Hamas non dovessere arrivare una risposta positiva al lavoro dei mediatori per la fine delle ostilità nell’enclave palestinese e il rilascio degli ostaggi. A riportarlo è il Times of Israel che rilancia un articolo del giornale Maariv. Secondo la testata, Netanyahu avrebbe presentato di recente la proposta di annessione in un incontro con un gruppo ristretto di ministri che avrebbe in ogni caso già deciso per l’istituzione di un ente ad hoc per l’amministrazione delle aree interessate. Il piano sarebbe un tentativo per tenere nel governo il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich e avrebbe avuto l’ok dell’Amministrazione Trump.
La Gran Bretagna starebbe valutando “più attivamente” il riconoscimento dello Stato palestinese. Lo hanno rivelato al New York Times due fonti del governo, proprio mentre oggi l’esecutivo si riunirà per parlare della situazione a Gaza. L’escalation della crisi umanitaria, avrebbe spinto Londra a rompere gli indugi.
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