Attualità

Nicolò Guarrera: il vicentino che ha fatto il giro del mondo a piedi

Rientrato dopo il giro del mondo a piedì, Nicolò Guarrera arriva in piazza Unità a Trieste.

di Gianluca Pascutti -


Nicolò dalla sua Malo, piccolo comune in provincia di Vicenza, è partito a 27 anni con un’idea tanto folle quanto affascinante: attraversare il mondo a piedi. Oggi, dopo cinque anni e circa 35.000 chilometri percorsi, Nicolò Guarrera è tornato a casa, accolto come un eroe da amici e sostenitori.

L’inizio di un sogno

Era il 9 agosto 2020 quando Nicolò, laureato in Economia e con un lavoro stabile nel marketing a Milano, decise di lasciare tutto. Una domanda lo tormentava: “Se la mia vita fosse un’opera d’arte, ne andrei fiero?”. Da lì la scelta di partire, accompagnato solo da un carrellino da trekking a tre ruote, soprannominato Ezio, in cui ha riposto l’essenziale.

Cinque anni tra continenti e incontri

Il viaggio ha toccato quattro continenti: Europa, America Latina, Oceania e Asia.

  • In Europa ha percorso il Cammino di Santiago, la Via de la Plata e ha raggiunto le Canarie.
  • Ha attraversato l’Atlantico in catamarano, per poi continuare il cammino in Sud America, affrontando il deserto di Atacama e il Salar de Uyuni.
  • In Australia si è trovato davanti a uno dei tratti più duri: oltre 5.500 km nel deserto.
  • Infine, l’Asia, dall’India al Medio Oriente fino alla Turchia, per poi rientrare in Europa attraverso la Slovenia e arrivare a Trieste.

La sua avventura non è stata solo geografica, ha ricevuto ospitalità da centinaia di persone, più di 170 famiglie lo hanno accolto in casa, trasformando la solitudine del viaggio in una grande esperienza collettiva. Ha imparato a vivere con meno di 10 euro al giorno, scoprendo la ricchezza della lentezza e della condivisione.

Una comunità globale

Nel corso del cammino Nicolò ha raccontato le sue giornate sui social, costruendo una comunità di oltre 400 mila follower. Persone che lo hanno seguito passo dopo passo, facendogli sentire la vicinanza anche nei momenti più difficili. «Il percorso è spesso più bello della destinazione», ha raccontato in un’intervista.

Il ritorno e il futuro

Il 2025 ha segnato il suo ritorno in Italia, con l’arrivo a Trieste e poi nella sua Malo. Ad attenderlo, non solo la sua famiglia e gli amici, ma un intero paese che si è riconosciuto nella sua impresa. Ora Nicolò pensa a scrivere un libro, per trasformare in parole e immagini i ricordi di questo viaggio unico.

Quella che poteva sembrare una follia si è trasformata in una lezione di vita: Nicolò Guarrera ci ha insegnato che il mondo è grande, ma può essere attraversato con piccoli passi, tanta determinazione e un cuore aperto all’incontro.


Torna alle notizie in home