Esteri

Niger: il generale Tchiani invia i suoi in Mali e Burkina Faso

di Ernesto Ferrante -


Niger: il generale Tchiani invia i suoi in Mali e Burkina Faso. Borrell accusa la Russia. Proseguono le evacuazioni
“Oltre 350 francesi” sono stati rimpatriati dal Niger. Ad annunciarlo, su Twitter, è stato il ministero degli Esteri di Parigi, dopo l’arrivo, in nottata, di due aerei, a bordo dei quali hanno trovato posto anche 40 cittadini tedeschi. “Un terzo volo è in preparazione a Niamey, per portare avanti le operazioni di rimpatrio”, ha aggiunto il ministero.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha ringraziato la controparte transalpina, Catherine Colonna. Baerbock ha poi sottolineato come la cooperazione in ambito Ue produca risultati in politica estera e di sicurezza attraverso un lavoro di coordinamento.
Atterrato anche il volo dell’Italian Air Force. E’ stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a fornire gli aggiornamenti sull’operazione di trasferimento.
“L’Italia ha fatto una gran bella figura, i nostri concittadini si sono sentiti seguiti, assistiti e curati. Nessuno si è mai sentito solo in queste giornate difficili”, ha detto Tajani, giunto a Ciampino ad attendere 86 persone, 36 delle quali italiane. Con loro anche 21 americani e un certo numero di militari.
Il generale Abdourahmane Tchiani, capo della guardia presidenziale nigerina e autoproclamato capo del governo di transizione, ha inviato una delegazione in Mali per incontrare le autorità di Bamako. A guidarla è il numero due della Giunta Militare e capo degli Stati Maggiori Riuniti del Niger, il generale Salifou Mod, arrivato nella capitale maliana a bordo di un volo speciale. Seconda tappa della missione di Mod sarà il Burkina Faso, dove si recherà in giornata.
Mali e Burkina Faso hanno espresso chiaramente il loro sostegno al generale Tchiani avvertendo che qualsiasi attacco contro il Niger sarebbe una dichiarazione di guerra contro di loro.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso “profonda preoccupazione per le notizie dell’arresto di diversi membri del governo” nigerino e chiesto con urgenza ai militari al potere di assolvere ai loro obblighi internazionali in materia di diritti umani e di ripristino dell’ordine costituzionale”. Le Nazioni Unite e le sue agenzie rimarranno sul posto per fornire aiuti alle persone più vulnerabili.
Il rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell ha affermato che la Russia mira a utilizzare i regimi militari in Africa “come pedine nel suo gioco di scacchi globale”. La Russia, ha accusato Borrell, ha alimentato i recenti colpi di stato militari in Africa con la sua falsa propaganda e “ha approfittato dell’istituzione di regimi militari con le sue milizie private che saccheggiano le sue ricchezze”.
Il colpo di stato in Niger, di cui lo spagnolo scarica le colpe sul solito “nemico”, è stato il quinto dal 2021 dopo quelli in Mali, Sudan, Guinea e Burkina Faso. Ancora una volta risalta la mancanza di una riflessione seria ed intellettualmente onesta sulle responsabilità degli Stati membri dell’Ue, a partire dalla Francia.
Il ministero degli Esteri russo ha rivolto “un appello al dialogo tra le parti in conflitto”. In una nota da Mosca si legge inoltre che “la minaccia dell’uso della forza contro il Niger non contribuirà alla risoluzione del conflitto”.
Un gruppo di hacker ha minacciato di compiere un’ondata di raid informatici contro la Francia in caso di un suo intervento in Niger. Il gruppo ‘Anonymous Sudan’ ha pubblicato diversi messaggi su Telegram avvertendo l’Eliseo.

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