Politica

Nomine, la carica delle donne ai vertici delle aziende di Stato

di Giovanni Vasso -

PALAZZO CHIGI BANDIERE CONSIGLIO DEI MINISTRI


Donne manager alla riscossa. Con le parole di Giorgia “Lisistrata” Meloni, fermamente intenzionata a sfondare il “tetto di cristallo” e a nominare una donna Ceo di una delle grazie aziende “quotate” di Stato, si riapre la partita delle nomine. La premier s’è presa un impegno formale, non s’è limitata a una dichiarazione d’intenti. E lo porterà a termine. Con ogni probabilità, ha già in mente nomi e ruoli da assegnare. Senza nessun cedimento, né alcuna apertura a dare una poltrona a una donna purché sia. A guidarla non è il girl power ma lo spoil system. E ha intenzione di andare fino in fondo. Al punto che la sua fermezza starebbe causando, sussurrano fonti parlamentari, più di un’impasse nei rapporti con l’opposizione.

Tutte le donne della presidente

Il bouquet di nomi al femminile è pronto. Le figure papabili, le potenziali “prime donne Ceo” (di una quotata in Borsa) ci sono. A cominciare dalle amministratrici delegate delle società pubbliche “minori” rispetto ai colossi come Enel, Leonardo, Poste, Eni chiamate quest’anno a cambiare (o confermare, nel caso del Cane a Sei Zampe) i propri ad. Come Marina Natale, attuale ceo di Amco, partecipata del Mef specializzata nei crediti deteriorati. O come Lucia Morselli, ad di Acciaierie d’Italia, presieduta da Franco Bernabé. Tra le attuali ad donne di società partecipate, inoltre, ci sono Vera Fiorani, Ceo di Reti Ferroviarie Italiane; Francesca Reich, che guida l’Istituto Poligrafico mentre la Zecca dello Stato è guidato dall’ad Francesca Reich; Alessandra Ricci, infine è Ceo di Sace. Meloni, però, potrebbe attingere dal settore privato. Nelle scorse settimane s’era fatto largo il nome di Giuseppina Di Foggia, manager romana, ritenuta molto vicina alla premier, attualmente vicepresidente e Ceo di Nokia Italia. E poi c’è lo stuolo di presidenti. Da Valentina Boselli, che presiede il Cda di Terna, a Patrizia Grieco (Mps), Bianca Maria Farina (Poste), Francesca Isrgò (Enav), Marinella Soldi (Rai) e Lucia Calvosa (Eni). Quest’ultima, data la stretta vicinanza con il M5s, sarebbe molto lontana da una riconferma. E, forse, potrebbe “uscire” dal giro delle nomine. Perché Meloni fa sul serio e non vuole concedere nulla alla minoranza e niente di troppo ai suoi stessi alleati.

Giorgia pigliatutto

Brucia ancora, sulla pelle della premier, la clamorosa esclusione di Fdi dal Cda ai tempi del governo Draghi. Forza Italia e Lega non mossero un dito e, anzi, avallarono le scelte della maggioranza promettendo di farsi garanti e portatrici in consiglio delle istanze di Fratelli d’Italia. Forse è per questo se, per ora, la partita di viale Mazzini non è ancora nemmeno entrata nel vivo. Ma al di là del caso Rai, Meloni punta a fare l’en plein. A spese, per ora, dell’opposizione. Almeno in parlamento. Sul fronte delle commissioni bilaterali, infatti, le trattative proseguono tra qualche mugugno di troppo. Il centrodestra ha bisogno di più posti, pare, per garantire gli equilibri interni tra le forze che sostengono il governo. Quindi qualche poltrona in meno al Pd per darla ai centristi. La commissione Infanzia, per la cui presidenza sarebbe in corsa un’altra donna, Michela Vittoria Brambilla, porrebbe inoltre altri interrogativi, tutti interni. La casella è da attribuire a Fdi o a Noi Moderati?

Lisistrata e Antigone

Il segnale, a prescindere dalla risoluzione dell’enigma che appassionerà i cultori di scienza parlamentare, è chiaro: comanda Giorgia. E la sinistra, dopo anni passati a cercarsi una nuova Antigone che spera di aver finalmente ritrovato in Elly Schlein, s’è ritrovata davanti una Lisistrata, determinata come se non più della protagonista della commedia di Aristofane, a destra e, soprattutto, al governo. Per tante donne che scalpitano, ce n’è una che segna il passo. Nunzia Ciardi non sarà il nuovo direttore dell’agenzia per la cybersicurezza. Dopo le dimissioni di Roberto Baldoni, il governo ha scelto l’ex prefetto di Roma Bruno Frattasi.


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