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PRIMA PAGINA – Non solo la castità di moda tra i vip, l’asessualità è un problema

Ebbene sì, quel momento è arrivato: il sesso è passato di moda. Ora la nuova tendenza è non farlo. E i vip fanno come al solito da apripista. Un nuovo spettro si aggira quindi per l’Occidente: il calo dell’eros. Forse se ne è parlato troppo, qualcuno sostiene che sia sopravvalutato, ma alla fine è arrivata l’antitetica reazione di fuga dal sesso, che ovviamente fa tendenza.
È di questi giorni la notizia che il sex symbol Lenny Kravitz abbia scelto l’astinenza da ben nove anni e lo ha dichiarato al Guardian a 60 anni suonati. In vita sua ha avuto innumerevoli flirt, alcuni decisamente notevoli, da Nicole Kidman a Kate Moss, da Kylie Minogue a Vanessa Paradis alla top model Adriana Lima. E qui scatta il quesito: chi si dichiara casto dice la verità o lo fa solo per far parlare di sé, magari perché ha un album in promozione?
Kravitz quindi avrebbe intrapreso un “viaggio spirituale” che non contempla avventure: “Aspetto l’anima gemella”. Una scelta maturata quando si è reso conto che era ormai diventato come il suo papà, il produttore Sy Kravitz, traditore seriale di sua madre, l’attrice Roxie Roker. Lenny ha raccontato di aver capito di voler prendere le distanze dalla figura paterna. “Ci sono voluti anni di disciplina per fare in modo che i miei desideri non avessero la meglio su di me”. Ma in fondo non è stato così difficile. Nel 2001 aveva spiegato all’Independent: “Non sono mai stato interessato solo all’intimità fisica, cerco piuttosto qualcuna con cui parlare per tutta la notte, il cui spirito sia in sintonia con il mio”. E allora eccolo lì, pronto a rinunciare a un piacere della vita, apparentemente senza troppo sacrificio.
Ma i vip italiani non sono da meno. Tra i personaggi attualmente candidi c’è Loredana Bertè. Ospite di Francesca Fagnani la cantante ha ironicamente ammesso: “Sono sempre stata etero e adesso non me ne frega più niente del sesso. Sono casta da qualche anno, circa dieci. Ho dato molto, mi sono data parecchio, ora mi riposo”.
Se la scelta della Bertè può essere tipica di chi ha vissuto molto, diversa è stata la decisione di Flavia Vento. Da quando ha preso le distanze dal mondo dello spettacolo la soubrette ha raccontato più volte della sua scelta di fede e preghiera, alla quale aveva affiancato anche un voto di castità. “Sono casta da 10 anni”, raccontò anni fa a Pomeriggio 5, spiegando: “È una mia scelta, gli uomini mi hanno deluso”.
Su tutt’altro piano la decisione della showgirl Simona Tagli, che si è autoimposta la castità per evitare la perdita di affidamento della figlia Georgia, subito dopo il divorzio dall’ex compagno. “Non ho più avuto altri compagni dopo la fine della relazione con il padre di mia figlia”, ha rivelato, proseguendo: “Sono casta da dieci anni per un voto che avevo fatto alla Madonna di Lourdes”.
Anche Cristiana Capotondi e Andrea Pezzi, quando erano legati, hanno avuto un periodo di un anno senza sesso: “Non sono stata io a chiederlo, ma lui a consigliarmi”, ha raccontato l’attrice, “intuiva che avevo necessità di crescere come donna”. Sorprendente anche la scelta dell’ex pornostar Selen, al secolo Luce Caponegro, che ha partecipato all’ultima edizione de L’Isola dei famosi. Ha dato l’addio al mondo dell’hard nel ’99. “Dopo anni di castità, in cui ho fatto unicamente la mamma di mio figlio Gabriele, che considero il dono più grande ricevuto nella vita, mi sento libera oggi di tornare ad a avere un’intimità, anche se può non nascere dal sentimento, ma da un’intesa di simpatia e di intelletto”, ha confessato mesi fa. La lista continua anche con l’ex vincitore del Grande Fratello Vip Walter Nudo, un habitué dei periodi di astinenza, “Non trovo con chi condividere il sesso in profondità. È come uno che gioca a tennis: se l’altro non è all’altezza ti sembra di sprecare tempo”.
Ma la tendenza non riguarda solo i vip. Girovagando per la rete è possibile imbattersi in un sito, asexuality.org, dove esistono gruppi di persone che si scambiano riflessioni, commenti, su quanto siano felici senza fare sesso. Le persone che lo frequentano sono le più variegate, hanno avuto varie esperienze, accomunate da un profondo disinteresse nei confronti del sesso. Il fatto è che viviamo in un’epoca in cui prostituzione, poliamore, promiscuità non sono più trasgressione, ma dichiarare la propria astinenza, o peggio il proprio disinteresse nei confronti del talvolta sopravvalutato sesso, è socialmente inaccettabile. Eppure la realtà mostra un quadro chiaro. A giudicare dall’ultimo rapporto Censis Bayer sul comportamento sessuale degli italiani tra i 18 e i 40 anni, pare proprio che la frequenza con cui gli italiani (le coppie) fanno sesso è davvero bassissima. Solo il 41,6% degli italiani sessualmente attivi, infatti, lo fa almeno due volte a settimana. La stragrande maggioranza, molto meno, di cui circa il 20% vive in piena castità. Le ultime statistiche poi dimostrano che i giovani degli anni Duemila fanno sesso prima, più precocemente di un tempo, ma sempre di meno.
“Le persone dai 18 ai 40 anni e anche quelle giovanissime, sono generazioni legate al cambiamento del virtuale. La virtualità ci porta a essere spettatori della realtà, più che attivi e diretti partecipanti. Subito dopo il dopoguerra l’imperativo era ricostruire, fare. Oggi no, oggi la sessualità non la si vive da protagonisti, ma da guardoni”, spiega a L’identità la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, “il mondo virtuale favorisce la pigrizia, essere spettatori implica una delega nei confronti del proprio vissuto. Il desiderio sessuale stesso diventa ‘delegato’, se lo virtualizzi”. E i media, pare, hanno una loro responsabilità, “i media interattivi, come i social, azzerano la distanza. Questo dà all’utente un’idea di onnipotenza impotente. L’identità sessuale di genere è qualcosa da sperimentare, invece oggi ti viene offerta come un qualunque prodotto di consumo. Quindi la scoperta della propria sessualità non è più fatta di ricerca, né di avventura personale. Ma diviene una specie di prodotto scontato e pronto all’uso”.