Ambiente

Non solo pet riciclato: in Polonia una bottiglia di acqua naturale labelfree

di Anna Maria Funari -


Come riciclare meglio una bottiglia di plastica? Questa la domanda che ha originato una collaborazione di SIPA, player mondiale della produzione di contenitori in pet con un gigante del food & beverage come Danone. Il risultato è l’ingegnerizzazione di una bottiglia label free. Una bottiglia senza etichetta estremamente più facile e più economica da riciclare. La soluzione, in linea con l’economia circolare, evita che la colla e le etichette in carta o plastica debbano essere rimosse dalla bottiglia durante il lavaggio e lo smistamento, in modo che il pet possa raggiungere una purezza che gli consenta di essere riciclato con profitto in una nuova bottiglia.

Di rilievo, infatti, nello sviluppo del packaging, sono il risparmio sull’acquisto, l’immagazzinamento e la manipolazione, l’incollaggio.

In merito alla progettazione, è stato necessario ideare una bottiglia che portasse sulla sua superficie tutte le informazioni utili al consumatore. Per questo, le superfici delle cavità degli stampi create dall’azienda hanno incorporato una combinazione di rilievi e bassorilievi – disegni in rilievo e incassati – che si rispecchiano nella superficie delle bottiglie finite. Non solo: la forma e le dimensioni della bottiglia hanno risposto anche all’esigenza di risparmiare il più possibile sul pallet, e quindi sui costi di trasporto e movimentazione. Punto di partenza, invece, il materiale: 100% pet post-consumo, nuovamente riciclabile.

Il risultato è stata una bottiglia senza etichetta per l’acqua di sorgente Żywiec Zdrój in Polonia, di capacità 400 ml, in edizione limitata.

Un notevole lavoro è stato indispensabile per garantire la visibilità dei loghi. Una necessità non solo estetica, perché la legge richiede che le informazioni relative alla qualità dell’acqua siano chiaramente visibili sulla bottiglia.


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